Leggi i contenuti di oggi:
- 10 cose da fare e da vedere a San Lorenzo
- “La Storia” e “Come eravamo”: i volumi di Typimedia Editore per scoprire il quartiere San Lorenzo
- Alle origini di San Lorenzo: 5 luoghi per riscoprire la storia del quartiere
- San Lorenzo, la street art romana è cominciata qui
- Rolando Galluzzi: “San Lorenzo tappa obbligata per fuggire dal caos della città”
Da sempre conosciuto come la parte più alternativa della città, San Lorenzo è ricco di memorie storiche e spunti culturali. Ogni strada è intrisa di storia, tanto da rendere questo quartiere tra i più iconici della Capitale.
Quando si nomina San Lorenzo, la mente corre subito a quel 19 luglio 1943, quando le bombe americane gli inflissero ferite terribili, che sanguinano ancora. Da qui possiamo intraprendere un lungo viaggio nel tempo che si svela nel racconto di un passato millenario, grazie al volume “La Storia di San Lorenzo” (Typimedia editore, pp 208, € 14,90), a cura di Sara Fabrizi.
E se vogliamo emozionarci, con il “Come eravamo. San Lorenzo 1865-1955” possiamo aprire uno straordinario album di famiglia che racconta, attraverso le immagini in bianco e nero, la storia del quartiere. Quella grande, certo, ma anche quella più intima e nascosta, custodita gelosamente dagli abitanti del quartiere.
La nostra esplorazione di San Lorenzo non può non proseguire senza l’apporto fondamentale di una guida “autoctona” del quartiere. Ecco che, in nostro soccorso, arriva Rolando Galluzzi, scrittore e saggista e direttore della 2021 la rivista “Zì Lorenzo”. E, ovviamente, residente storico di San Lorenzo: “Il quartiere è una tappa obbligata per fuggire dal caos della città”, spiega nella nostra videointervista.
In un quartiere come questo, la memoria e la cultura si mescolano molto facilmente con un altro lato ben più leggero della romanità, quello della movida e nei locali. Ma anche della street art, dei parchi, dell’arte e del food. Un microcosmo della metropoli in cui c’è tantissimo da fare e da vedere. Per aiutarvi nel vostro itinerario, ne abbiamo selezionate dieci da non perdere assolutamente. A partire da un pranzo nel locale ricavato all’interno della più antica fabbrica di pasta del quartiere, il Pastificio San Lorenzo.
E dal presente intraprendiamo un altro piccolo viaggio a ritroso nel tempo fino agli inizi del Novecento per respirare l’atmosfera del quartiere popolare alle sue origini, prima delle trasformazioni avvenute nel Dopoguerra. Come? Attraverso un itinerario in 5 tappe per riscoprire le origini di San Lorenzo.
San Lorenzo è anche la culla in cui è iniziata la street art romana. Proprio qui nascono i primi murales, stencil e tag. Le tracce del periodo d’avanguardia, quando San Lorenzo era l’unico quartiere in cui era approdata la street art, ad oggi sono ancora visibili e sono state affiancate dai muri legati e commissionati. Nel 2010 San Lorenzo è stato invaso dall’evento Collective, che ha visto il muro del campo sportivo del quartiere, situato in via degli Ausoni, riempirsi delle opere di Lucamaleonte, Uno, Hopnn, Hitnes, Honi, Imono71, Agostino Iacurci e Hogre. Molte di queste opere sono state realizzate in ricordo del bombardamento del 1943.