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In un libro di Typimedia Editore la Storia del Vaticano e quindi di Roma e del mondo
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Si può definire il Vaticano come “un quartiere di Roma”? Forse l’espressione è un po’ forzata, ma è pur vero che quel luogo definito spesso “Oltretevere” è parte di Roma: una parte importante, per alcuni la più importante, dato che nella storia è stato il centro cruciale di intrecci e di personaggi che hanno determinato avvenimenti con i quali, ancora oggi, ci dobbiamo misurare. Il libro di Gianluigi Spinaci “La Storia del Vaticano” edito da Typimedia, consente di capire meglio quanto il Vaticano, o per meglio dire la Città del Vaticano e tutto ciò che si sviluppa negli immediati dintorni, è un pezzo fondamentale della Capitale d’Italia.
Però, al tempo stesso, è uno Stato (il più piccolo della Terra) ed è anche – e soprattutto – il cuore di un mondo e di una comunità che ha nel papa il suo massimo rappresentante, e nei suoi collegamenti planetari una forza e una storia senza eguali.
L’unicità di Roma tra le grandi capitali del mondo si deve anche a questa parte della sua storia: per venti secoli, molto di ciò che è avvenuto nella nostra civiltà e ha interessato buona parte dell’umanità, è passato da qui. Pontefici e alti prelati, uomini e donne di fede, capi di Stato e condottieri, personaggi spregiudicati e protagonisti di imprese eroiche: tutti, in un modo o nell’altro, hanno dovuto volgere lo sguardo verso questo luogo d’Oltretevere dove la religione certamente è stata, ed è, un fattore fondamentale, ma è diventata storicamente determinante per le sue connessioni con la politica, con l’economia, con il costume e spesso con la cronaca delle varie epoche.
È per questo che raccontare La Storia del Vaticano, dalla preistoria ai giorni nostri, non è e non può essere come ripercorrere la storia di un qualsiasi altro pezzo di Roma. La storia del Vaticano coincide in buona parte con la storia della nostra civiltà e narrarla attraverso i secoli significa guardare a eventi di portata mondiale che vanno ben oltre la geografia e i confini romani. Nell’affrontare questa impresa, il curatore del volume – Gianluigi Spinaci – bene ha fatto a non perdere mai di vista l’angolazione locale, pur nella consapevolezza che gli eventi ricostruiti che nascevano o transitavano tra le Mura Leonine, richiedevano necessariamente uno sguardo destinato ad andare ben oltre.
Guardare al Vaticano implica, quindi, una doppia consapevolezza: attraverso questo piccolo Stato d’Oltretevere passa una parte decisiva della complessa storia del pianeta, e al tempo stesso in quel tratto di territorio che si estende tra Trastevere, Prati e Aurelio, si dipanano vicende di una metropoli che nella sua frenesia quotidiana spesso sembra dimenticare come dietro la maestosità e la sacralità di quegli edifici vi sia una parte di sé che è parte integrante della comunità, a cominciare dal suo massimo rappresentante, il papa, che è anche vescovo della diocesi romana.
Quando nel 1871 Roma diventò la Capitale d’Italia, in molti probabilmente si chiesero come sarebbe stato vivere non più nello Stato pontificio, ma nel nuovo Stato italiano. Nei 152 anni che ci separano da quel momento storico, molte cose sono accadute, incluse due guerre mondiali e una dittatura. Niente di tutto ciò che è avvenuto, e che questo libro racconta, è passato senza una qualche relazione con il Vaticano e la sua sfera d’influenza. Là, in Oltretevere, c’è ben più di una parte storica di Roma. C’è la Storia del mondo.
(Testo tratto da La Storia del Vaticano – Prefazione di Luigi Carletti)
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