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Ennio Morricone e Sergio Leone, compagni di scuola in Trastevere
Il maestro Manzi e quel legame speciale col Nomentano
Piccole allieve in posa, a scuola dalle Orsoline di via Livorno
Maria Montessori, l’educatrice che diede forma a un metodo noto in tutto il mondo
di Daniele Magrini
Ennio Morricone, Sergio Leone, il maestro Alberto Manzi, Maria Montessori, le allieve delle Orsoline di via Livorno. Volti e storie in bianco e nero pescati nei libri della collana Come eravamo editi da Typimedia. che si fanno largo in questo nostro primo piano di oggi che abbiamo voluto agganciare al ritorno in classe di tanti ragazzi.
Non per fare cronaca. Ma per lasciare spazio alla memoria. Perché il primo giorno di scuola è sempre una sorta di crocevia dei ricordi. Riporta a galla emozioni e pensieri che si pensavano ormai lontani, accantonati. E invece no, ecco che riappaiono gli amarcord di classe: i compagni più simpatici e quelli con cui si litigava; gli occhi grandi di quella del primo banco a cui non siamo riusciti a dire che ci piaceva proprio tanto; l’incubo della professoressa di matematica e quella amata di italiano che ci insegnò ad appassionarsi ai libri.
Così, nella nostra cover di oggi, ecco spuntare dal libro Come eravamo. Trastevere 1865-1960 edito da Typimedia, la foto della classe elementare della scuola di Trastevere in cui, in seconda fila appaiono Ennio Morricone e Sergio Leone (il quarto e il sesto da destra). Compagni di scuola inconsapevoli per tanti anni, fino a quando nel 1964, incontrandosi per fare la storia del cinema e della musica, esclamarono: “Ma tu sei quello che era in classe con me!”.
Il nostro viaggio nella memoria in bianco e nero, fa tappa poi in un’altra zona di Roma, in via Livorno, dove stavolta la foto tratta da Come eravamo. Nomentano 1865-1960 ci porta a tu per tu con le bambine compite e ordinate che andavano a scuola delle Orsoline.
Educatrici attente quelle suore, passate in modo anonimo alla storia dell’istruzione nel nostro Paese. Mentre da protagonisti fanno parte del nostro riaperto archivio delle memoria tra i banchi, altri due personaggi che dal libro Come eravamo. Nomentano 1865-1960 approdano al nostro primo piano di oggi: Maria Montessori e Alberto Manzi. La prima contribuì con l’istruzione a dare dignità alla crescita di tanti bambini dei quartieri popolari romani. Manzi fu invece in campo contro l’analfabetismo dilagante, con la sua trasmissione in tv Non è mai troppo tardi. Smarcatosi dalle telecamere, tornato in classe, quando gli chiesero di esprimere giudizi sui suoi allievi, scrisse: “Fa quel che può, quel che non può non fa“. Buona lettura.
GUARDA: Tutti i volumi della collana “Come eravamo”