Leggi i contenuti di oggi:
- “KURIOS – Cabinet of Curiosities”, il grande spettacolo del Cirque du Soleil a Roma
- Niente è come sembra nel Museo delle Illusioni, tempio dell’improbabile in via Merulana
- La cupola che non c’è: l’illusione di Sant’Ignazio di Loyola
- Galleria Spada: foto ad alto impatto tra arte e illusioni ottiche
Quante magie in una sola città! Quante cose che, con giochi prospettici e sapienti artifici, ingannano anche l’occhio più attento e si mostrano diversi da come sono in realtà. Sì: Roma è proprio la Capitale della magia e delle illusioni. E non è un caso che alcuni dei maestri della fascinazione più bravi, camaleontici e sorprendenti del mondo abbiano scelto di fare tappa proprio nella nostra città. Di chi stiamo parlando? Ma degli artisti del Cirque du Soleil! Partiamo da loro per compiere insieme un viaggio tra magie, sorprese e incredibili inganni!
LE CIRQUE DU SOLEIL A ROMA CON “KURIOS”
Torna a Roma, dal 21 marzo al 30 aprile 2023, Le Cirque du Soleil con lo spettacolo “Kurios – Cabinet of curiosity”, in via di Tor di Quinto, 110, nello spazio di Under the Grand Chapiteau. Quarantanove artisti provenienti da 17 paesi diversi (e già questa sembra la premessa migliore per immetterci in una “Città del sole” ideale e possibile), 426 oggetti di scena e oltre 100 costumi che con la musica, il talento visionario e la plasticità dei corpi animano lo spettacolo scritto e diretto da Michel Laprise e che ruota intorno a un’unica domanda, ma cruciale: “E se fosse possibile alterare la realtà con il potere della nostra immaginazione?”. I biglietti sono già in vendita!
AL MUSEO DELLE ILLUSIONI, DOVE NIENTE È COME SEMBRA
In via Merulana 17, che già di per sé ricorda uno storico noir – Quer pasticciaccio brutto de via Merulana – ambientato da Carlo Emilio Gadda proprio in questa strada, c’è il Museo delle illusioni. È la seconda sede in Italia dopo quella di Milano. È possibile entrarci dentro, partecipare, misurarsi, sfidare le installazioni proposte nel segno dell’illusione. Il Museo sorge a Monti: per chi fosse curioso di approfondire la storia di questo rione, abbiamo il libro adatto: “La Storia di Monti” di Typimedia Editore.
LA CUPOLA CHE NON C’È A SANT’IGNAZIO DI LOYOLA
La terza tappa del nostro percorso è la finta cupola di Sant’Ignazio. Realizzata da Andrea Pozzo intorno al 1630 nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, rappresenta una delle illusioni ottiche sparse nella città di Roma. Nel 1926 i Gesuiti decisero di costruire una chiesa in stile barocco dedicata al fondatore del loro ordine. Il progetto prevedeva un edificio a croce latina che, all’incrocio con il transetto, ospitava una cupola dal diametro di diciassette metri. Con una cupola che, però, non venne mai realizzata. A quel punto, Andrea Pozzo decise di realizzare un trompe-l’oeil, espressione francese significante “inganno dell’occhio”. Per riuscire a vederla correttamente è necessario posizionarsi in un punto ben preciso della chiesa.
LA GALLERIA PROSPETTICA DEL BORROMINI
Tra le “magie” più fotografate e ammirate ogni giorno a Roma c’è la galleria prospettica del Borromini a Palazzo Spada. L’artista progettò il colonnato prospettico nell’atrio del palazzo in uno spazio disponibile molto ridotto, riuscendo a rendere l’effetto di profondità tramite dei mirati accorgimenti architettonici. Quindi quella che lo spettatore percepisce come una galleria lunga 40 metri, ha in realtà una lunghezza di soli 8,82 metri. Geniale, no?