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Oggi, sette anni fa, moriva a Roma il grande regista Ettore Scola
L’Esquilino: il quartiere del grande regista
Viaggio nella Roma di Ettore Scola: 5 film molto amati e le location più famose
Scola e gli altri: in viaggio tra i grandi set della commedia anni ’70-’80 con StoryWalk
C’eravamo tanto amati (1974), Brutti, sporchi e cattivi (1976), Una giornata particolare (1977), La famiglia (1987), Storia di un giovane povero (1995) e Gente di Roma (2003). Sono solo alcuni dei film di successo di Ettore Scola, regista di fama internazionale e particolarmente legato a Roma, di cui oggi ricorre il settimo anniversario della morte.
ESQUILINO: ALLA SCOPERTA DEL QUARTIERE IN CUI VISSE SCOLA
Il quartiere Esquilino è il luogo dove, tra i tanti italiani che giungono a Roma, negli anni Trenta approda nella Capitale anche Ettore Scola, appena nato. E proprio l’Esquilino sarà il suo quartiere, dove frequenterà anche il Liceo Pilo Albertelli. Il grande regista ha sempre vissuto a Roma fino al giorno della sua morte. Con Gente di Roma, nel 2003, ha narrato molti aspetti della Roma contemporanea.
I LUOGHI ROMANI DI ETTORE SCOLA
Ettore Scola ha sempre inserito Roma nei suoi film: dall’ambientazione in un enorme caseggiato del Nomentano, di Una giornata particolare, all’incontro tra i protagonisti di C’eravamo tanto amati, in Piazza del Popolo. Vertice della migliore commedia all’italiana, è il capolavoro di Ettore Scola: uno dei frutti più maturi del nostro cinema, dalla buccia colorata ma dal nocciolo amaro. Un affresco corale sulla storia italiana del Novecento, scritto in maniera ispirata da Age e Scarpelli, insieme al regista, e interpretato da un cast stellare: oltre a Manfredi e Gassman, Stefania Sandrelli, Giovanna Ralli, Aldo ed Elena Fabrizi, Stefano Satta Flores, Isa Barzizza, con camei di lusso di Marcello Mastroianni, Federico Fellini, Mike Bongiorno e Vittorio De Sica, nella sua ultima apparizione cinematografica.
Al Nomentano, in viale XXI Aprile è stato invece girato l’altro capolavoro di Scola, “Una giornata particolare”. 6 maggio 1938: Adolf Hitler visita Roma. Tutti gli abitanti dei palazzi Federici affluiscono ai Fori Imperiali, mentre la radio trasmette la cronaca della grande parata. L’intero film è ambientato all’interno dell’imponente caseggiato di viale XXI Aprile 29.
Progettato e realizzato pochi anni prima, è un esempio perfetto di architettura razionalista fascista: un alveare sociale strutturato da una panoramica di terrazzi affacciati su due cortili che tutti i condomini devono attraversare. Svuotato per l’occasione, il palazzo è l’occasione dell’incontro tra i due protagonisti, una donna e un omosessuale, entrambi emarginati dal regime: lei perché condannata alla reclusione domestica dell’“angelo del focolare”, lui destinato al confine dal mito fascista della virilità.
SCOLA E GLI ALTRI: IN VIAGGIO TRA I GRANDI SET ROMANI DELLA COMMEDIA ANNI ’70 E ’80
Partiamo dal quartiere Nomentano, sulle orme di Ettore Scola fino a raggiungere via Giuseppe Marchi per ammirare l’opera di Paolo Portoghesi diventata la villa del Macellaio in Dramma della gelosia. Ma questa è solo una delle dieci tappe dell’itinerario dedicato alla Commedia anni ’70 – ’80 e contenuto in “Roma StoryWalk La Mappa – I percorsi del Cinema” di Typimedia Editore.