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Oggi, nel 1680, moriva Gian Lorenzo Bernini, impareggiabile artefice di tante meraviglie di Roma
Piazza San Pietro, epicentro della cristianità grazie al genio del Bernini
Per il Bernini la sua opera migliore è la Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale
Piazza San Pietro, piazza Navona, la piazza del Quirinale. In questi tre luoghi iconici di Roma, che hanno reso la Capitale famosa e ammirata in tutto il mondo, c’è la mano geniale di Gian Lorenzo Bernini, il grande scultore e architetto morto nella data di oggi nel 1680, artefice di un nuovo modo di scolpire il marmo, caratterizzato dalla realizzazione di figure così espressive e dinamiche da sembrare esseri viventi in carne e ossa.
PIAZZA SAN PIETRO E L’ABBRACCIO DELLA CRISTIANITÀ
Dice di piazza San Pietro il professor Antonio Paolucci nel video sottostante, che “ogni persona capisce il senso dell’abbraccio del grandioso colonnato del Bernini. Prima del suo intervento, praticamente piazza San Pietro non esisteva”.
LA FONTANA DEI QUATTRO FIUMI E LA MALEDIZIONE DEGLI AMANTI
Altro luogo iconico di Roma, che incontriamo in questo breve tour sulle tracce delle opere di cui Gian Lorenzo Bernini ha disseminato la Capitale, è piazza Navona. La prospettiva della piazza induce subito a guardare al centro, dove si trova la straordinaria Fontana dei Quattro Fiumi, realizzata, appunto, da Gian Lorenzo Bernini. Per questa opera, capolavoro del barocco, Bernini creò una narrazione che abbracciava tutto il mondo attraverso la citazione di grandi corsi d’acqua: le quattro statue presenti nella Fontana rappresentano i fiumi dei continenti, ovvero il Danubio, il Rio de la Plata, il Gange e il Nilo.
LA CHIESA DI SANT’ANDREA AL QUIRINALE, VANTO DEL BERNINI
Si sale poi verso il colle del Quirinale, per trovare la piccola ma splendida Chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, famosa per la sua straordinaria cupola. Secondo il parere dello stesso Gian Lorenzo Bernini, si tratta dell’opera migliore da lui realizzata. E spiegò anche perché: la sua preferenza è data dal mix equilibrato tra scultura, pittura e architettura. Una sorta di sintesi perfetta della grandi qualità creative del Bernini.
Infine, in Piazza di Spagna alla fine della Scalinata di Trinità dei Monti, troviamo la Barcaccia, anch’essa opera di un Bernini, ma stavolta si tratta di Pietro, padre di Gian Lorenzo Bernini, che la realizzò tra il 1626 e il 1629.
La barca è realizzata in travertino e sembra sul punto di affondare. Ma in realtà la “navigazione” della Barcaccia è andata avanti tranquilla nei secoli, salvo alcuni episodi di teppismo di cui è stata vittima a causa della barbarie di tifoserie di alcune squadre del Nord Europa. Buona lettura.
BERNINI NEI LIBRI DI TYPIMEDIA EDITORE
Se volete approfondire la storia di Gian Lorenzo Bernini e del suo legame con Roma, abbiamo quattro libri da consigliarvi. Partiamo con “La Storia di Monti”, volume dedicato al rione in cui Bernini ha bottega e “duella” contro Borromini, quando a trionfare è il Barocco. Proseguiamo poi con “La Storia dell’Aurelio”, in cui troviamo il racconto di quando Bernini costruì la celebre Fontana dei Quattro Fiumi. E, ancora: arriviamo a “La Storia di Tivoli”, grazie a cui scopriamo che Bernini diede un importante contributo alla costruzione di Villa D’Este. E, infine, “La Storia di Civitavecchia”, ci svela le tracce che il genio ha lasciato del suo passaggio nel Comune.
Buona lettura!