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Il bello e i riflessi tragici di Caravaggio nel nuovo film di Michele Placido
San Luigi de’ Francesi, la chiesa famosa per le opere di Caravaggio
L’opera caravaggesca rifiutata dalla Chiesa di Santa Maria della Scala a Trastevere, è ora al Louvre
Tutte le immagini delle meraviglie di Caravaggio nelle chiese di Roma
Alla Galleria Borghese la più alta concentrazione di opere di Caravaggio
La Storia di Roma Campo Marzio
di Daniele Magrini
Nessuna città al mondo può vantare una collezione permanente di ventisei opere di Caravaggio, un “artista maledetto” come lo definisce Giancarlo Giovine nel volume di Typimedia Editore “La Storia di Campo Marzio”. Solo Roma ha questo privilegio, che poi diventa motivo di grande richiamo per gli appassionati di arte di tutto il mondo. Le opere sono sparse tra chiese, musei e collezioni private: il tour fra queste otto location romane caravaggesche è di straordinaria intensità. E la particolarità, non da poco, è che le sei opere nelle chiese si possono vedere senza pagare alcun biglietto. Sono infatti sei le opere di Caravaggio che si possono ammirare in tre chiese di Roma. In San Luigi de’Francesi (Piazza di S. Luigi de’ Francesi), nella Cappella Contarelli ce ne sono tre: il Martirio di San Matteo, la Vocazione di San Matteo e San Matteo e l’angelo.
Due sono a Santa Maria del Popolo (Piazza del Popolo 12) la Conversione di San Paolo e la Crocifissione di San Pietro.
La sesta opera visitabile senza pagare biglietto, ma solo accertandosi degli orari di accesso, è quella conservata nella Chiesa di Sant’Agostino (Piazza di S. Agostino): si tratta della celebre Madonna dei Pellegrini.
C’è una settima chiesa che avrebbe potuto ospitare un’opera del Caravaggio, la Chiesa di Santa Maria della Scala a Trastevere. Si tratta della Morte della Vergine. Il dipinto nel 1604 fu però rifiutato dai religiosi che gestivano la chiesa, perché a loro parere la Madonna somigliava troppo a una prostituta che morì nel Tevere.
D’altronde, è noto come Michelangelo Merisi scegliesse spesso per le sue opere delle prostitute romane. Come è nel caso di Angela Bianchini, che fu la modella della Maddalena Penitente che è visibile alla Galleria Dora Pamphili.
Straordinaria è la Deposizione di Cristo: è abbastanza sorprendente che sia l’unica opera di Caravaggio conservata in una collezione immensa quale quella dei Musei Vaticani.
Il museo che contiene la più alta concentrazione di opere di Caravaggio è la Galleria Borghese, dove si può ammirare, tra gli altri, anche San Giovanni Battista e Davide con la testa di Golia. Secondo i maggiori critici d’arte la testa del gigante decapitato è una sorta di autoritratto di Michelangelo Merisi.
Infine, l’ultima location espositiva di opere di Caravaggio è Palazzo Barberini, dove si trovano il quadro di Giuditta e Oloferne, tanto realistico nella violenza rappresentata, che fu ferocemente criticato; e poi il dolce Narciso che si specchia nell’acqua.
IL FILM AL CINEMA
Proprio oggi, 3 novembre, esce in tutte le sale “L’ombra di Caravaggio”, film con la regia di Michele Placido, dedicato alla vita romanzesca dell’artista (qui sotto, il trailer) con Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Micaela Ramazzotti, Lolita Chammah e Tedua.
“LA STORIA DI ROMA CAMPO MARZIO” DI TYPIMEDIA EDITORE
E, se volete approfondire la storia dell’artista e del suo legame con Roma il libro che fa per voi è “La Storia di Roma Campo Marzio” di Typimedia Editore, a cura di Giancarlo Giovine. “Caravaggio è diverso dagli artisti del suo tempo, non solo per le opere ma anche per lo stile di vita – scrive l’autore –. Ai salotti cardinalizi preferisce il mondo dei biscazzieri e delle taverne. Molte di queste si trovano nell’attuale piazza di Spagna. Preferisce il mondo della notte delle bevute e delle risse“. Proprio una di queste, con un certo Ranuccio Tommassoni, un caporione che viene ucciso dall’artista, costa a Caravaggio la condanna a morte. Per evitarla non gli resta che fuggire da Roma.
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Buona lettura!