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Ci sono tracce di Trilussa sparse in molti luoghi di Roma. Perché Carlo Alberto Camillo Salustri, questo il suo nome all’anagrafe, amava la sua città e da essa era ed è riamato. Ecco perché a distanza di tanti dalla sua scomparsa Trilussa è ancora ben impresso nella mente e soprattutto nel cuore di romani. Oggi, nel giorno del suo compleanno – era nato a Roma il 26 ottobre 1871 – una mostra-evento gli viene dedicata nel locale Trapizzino La Vineria di Roma che affaccia su piazza Trilussa, all’inizio di Trastevere. Le opere di Giovanna Campoli sono ispirate dai versi del poeta che saranno letti da Dario Ludovici del Centro Romanesco Trilussa.
Proprio di fronte al locale che festeggia il compleanno del poeta, che morì nel 1950 appena nominato senatore a vita, si trova Piazza Trilussa, luogo amato dai romani e soprattutto dai giovani che da anni hanno eretto questa piazza come luogo di ritrovo per poi addentrarsi nella movida di Trastevere. Il nome Trilussa deriva dall’anagramma del suo cognome, che battezza anche la piazza trasteverina che si affaccia su Ponte Sisto. Qui, tra la Fontana e la via di Ponte Sisto, si scorge la statua di un uomo che sembra voler fuggire dalla pietra. Accanto, un epigrafe “All’ombra” racchiude in sé il sentimento più arguto delle favole morali e ironiche “der Trilussa”. (Foto da https://sovraintendenzaroma.it/)
Due le targhe che sono state poste in alcuni palazzi di Roma nel nome del poeta: una è in via del Babuino, per ricordare il luogo dove il poeta nacque.
L’altra è invece nel Rione Campo Marzio, in via Maria Adelaide, dove il poeta visse per lungo tempo. Una casa che era anche il suo studio e che è stata fotografata in un’immagine d’epoca conservata al Museo di Trastevere, dove si trovano anche altri reperti legati a Trilussa.
Con Trilussa, nella casa-studio di Palazzo Corrodi, vivevano altri due inquilini: il fedele Pomponio, un bel gattone nero, e l’altrettanto devota Rosa. Tutti pensano che Rosaria Tomei sia soltanto la sua governante. In realtà, però, è un’amica e una compagna per Trilussa che, da dolce maestro, aiuta a coltivare il proprio talento per la poesia.
Il percorso sulle tracce di Trilussa attraversa soprattutto i luoghi del centro di Roma. Trastevere, in particolare, è il quartiere di Roma che più si lega al poeta. E a cui Typimedia Editore ha dedicato tre volumi: “La Storia di Trastevere”, “Come eravamo. Trastevere 1865-1960” e “Trastevere, le 100 Meraviglie (+1)”.
La poesia di Trilussa, invece, è sparsa per tutta Roma, perché in fondo ogni verso del poeta appartiene all’intera città. Buona lettura.