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Campo de’ Fiori, dove Giordano Bruno va al rogo
Riposo con vista mozzafiato nel cuore di Campo de’ Fiori
Albertone-Argante, malato immaginario a Campo de’ Fiori
Dieci cose da fare e da vedere nel rione Parione
Campo de’ Fiori, all’ombra della statua di Giordano Bruno, il mercato e la movida notturna
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“Campo de’ fiori io non corro più” cantava Antonello Venditti in una famosa canzone retrospettiva, tra nostalgie d’infanzia, amori veri e paura di libertà. In realtà Campo de’ Fiori è famosa un po’ per la canzone di Venditti, ma soprattutto per il suo mercato, in attività dal 1869 e dedicato all’alimentari e ai prodotti tipici. Al centro della piazza si trova anche la statua del filosofo Giordano Bruno, messo al rogo per eresia nel 1600 proprio in quel punto.
La statua guarda tutti un po’ severa ma in realtà quest’angolo nel cuore di Roma, tra Piazza Navona e Piazza Farnese è vivace e ancora genuino. Ed offre due facce entrambe affascinanti. Di giorno si riempie di bancarelle per un mercato che sembra una cartolina di una vecchia Roma popolare.
La sera le bancarelle se ne vanno e Campo de’ Fiori diventa piazza di movida. Scelta anche da molti registi: come nella versione cinematografica de Il malato immaginario, dove Argante interpretato da Alberto Sordi ha la sua dimora proprio a Campo de’ Fiori. Chi volesse provare ad addormentarsi, come Argante, con vista su Campo de’ Fiori, in zona ci sono alcuni alberghi che offrono una vista mozzafiato, come il Boutique Hotel Campo de’ Fiori.
Buona lettura.