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Sulle sponde del Tevere il Ratto delle Sabine
Al Biondo Tevere, una terrazza affacciata sul fiume di Roma
150 anni fa, padri e figli sulle rive del Tevere
Ponte Sisto e il fantasma della Pimpaccia
Uno degli indiscussi simboli di Roma. Il Tevere non è soltanto un fiume per i romani. Il “biondo” è la storia, è la memoria, è un pezzo importantissimo della cultura cittadina. E delle sue leggende. Un puzzle antico e vastissimo, di cui oggi proponiamo alcuni pezzi.
Chi non conosce il mito del Ratto delle Sabine? Ebbene, accadde proprio sulle sponde del Tevere. E in un punto preciso, proprio dove si incontrano due fiumi.
A due passi dalla basilica di San Paolo fuori le mura, da più di cento anni è aperto il ristorante “Al Biondo Tevere”. Proprio qui in una celebre scena del film Bellissima di Luchino Visconti, la popolana Maddalena (interpretata da Anna Magnani) corre incontro all’amico Spartaco (Gastone Renzelli) per annunciargli che sua figlia è stata presa a un provino a Cinecittà. Un altro pezzo di storia di Roma, ma non l’unico legato a questo locale.
Così come storica è la foto, in bianco e nero, scattata quasi un secolo e mezzo fa, che ritrae padri e figli a godersi una giornata proprio sulle sponde del Tevere, sulla riva destra, all’altezza dell’Isola Tiberina. Un’autentica chicca tratta dal libro Come eravamo. Trastevere di Typimedia Editore.
Spostandosi su Ponte Sisto, poi, è possibile fare un tuffo nella leggenda. Quella della Pimpaccia, al secolo Olimpia Maidalchini, protagonista di un racconto assai inquietante. Tutto da godere – e ascoltare – nel nostro podcast.