Nel 1585, una missione giapponese composta da quattro rappresentanti giunse a Roma per incontrare il papa. Per omaggiare la visita fu organizzata una discesa del Tevere dal porto di Ripa Grande a Ostia, cui doveva seguire una festa in mare con musici e suonatori. Una volta giunti in mare aperto, però, una violenta tempesta si accanì sulle barche rompendo gli alberi, lacerando le vele e infrangendo i timoni. Presi dal panico, i naviganti si misero a pregare la Madonna dell’Orto, visitata nella chiesa di via Anicia prima di imbarcarsi, e in un attimo la burrasca si placò.
Da quel miracoloso avvenimento, in concomitanza dell’anniversario, l’8 giugno veniva celebrata una messa cantata alla presenza dei rappresentanti dell’ambasciata del Giappone alla Santa Sede e della comunità giapponese a Roma. Che dal 2007, per motivi di maggiore visibilità, viene commemorata la terza domenica di ottobre, nel corso della Festa Titolare di Maria Santissima dell’Orto.
In questa occasione, ancora oggi le navate vengono addobbate con ortaggi e frutta e, finita la Messa, vengono benedette e distribuite delle mele tra i fedeli, in ricordo dell’antica corporazione dei Fruttaroli che tanto contribuì alla ricchezza artistica della chiesa, completata dal Vignola e da Guidetto Guidetti nel 1566. Al termine del pasto domenicale, secondo un’antica tradizione, il capofamiglia divide un frutto tra tutti i commensali come simbolo dell’unità nella diversità del corpo mistico della Chiesa.
Testo di Gianluigi Spinaci, voce di Donatella Geretto