Passeggiando tra i busti della Passeggiata del Gianicolo dedicati ai caduti della Repubblica romana del 1849, ce n’è uno solo, se si esclude il monumento equestre in onore di Anita Garibaldi, dedicato a una figura femminile: quello di Colomba Antonietti. Figlia di un fornaio, appena quindicenne Colomba conosce il giovane dirimpettaio, il nobile Luigi Porzi, membro delle truppe pontificie. Tra i due è subito amore, ma entrambe le famiglie, appartenenti a ceti sociali diversi, si oppongono al matrimonio tanto da spingerli a sposarsi in gran segreto. La coppia abbraccia la causa della Repubblica e la giovane, per amore sia della patria sia di Luigi, si taglia i capelli e indossa indumenti maschili per fingersi un bersagliere e seguire il marito e Garibaldi in guerra.
Il 13 giugno 1849, durante l’assedio di Porta San Pancrazio, il bersagliere Antonietti viene colpito da un colpo di cannone. Immediatamente si sentono le urla di un altro soldato, il Porzi, che accorre invano per prestare soccorso al compagno caduto, disperato e in lacrime, riempiendo il suo corpo inanime di baci e carezze.
La vittima massacrata è proprio la valorosa patriota Colomba Antonietti, la moglie del Porzi, che per un duplice amore muore tra le braccia del suo amato in difesa di Roma e della sua Repubblica.
(di Gianluigi Spinaci)