Finanziati in larga parte dal cardinale Alessandro Peretti, nipote di papa Sisto V, i lavori per la costruzione della basilica di Sant’Andrea della Valle iniziarono nel 1591 su disegno di Gian Francesco Grimaldi e di Giacomo Della Porta ma si prolungarono anche nel secolo seguente. Nel 1608 Carlo Maderno, incaricato di completare l’edificio, ampliò il transetto e innalzò la cupola. Della seconda metà del Seicento è invece l’altissima e sontuosa facciata di travertino, opera di Carlo Rainaldi che riprese in parte il disegno di Maderno, accentuandone però i chiaroscuri.
L’interno della chiesa è a croce latina con una vasta navata fiancheggiata da otto alte cappelle. Una di esse, la cappella Barberini, è nota anche come “Cappella della Tosca” perché qui è ambientata parte della trama dell’opera lirica di Puccini. La bellissima cupola realizzata da Maderno e inaugurata il 6 novembre 1622 è inferiore per ampiezza e altezza solo a quella di San Pietro in Vaticano, il cui interno è decorato dai meravigliosi affreschi realizzati da Giovanni Lanfranco tra il 1621 ed il 1625, un capolavoro d’illusionismo barocco che porta il cielo dentro la chiesa.
All’esterno, sul fianco della chiesa, si trova la statua del cosiddetto “Abate Luigi”, una delle statue parlanti della città insieme a quelle di Marforio, del Babuino, del Facchino, di Madama Lucrezia e di Pasquino.
(Gianluigi Spinaci)