Riconoscibile per la sua facciata in bugnato con bassorilievi e mascheroni e per la sua grande loggia angolare in alto, il Palazzo della Radio è uno dei più conosciuti e caratteristici del quartiere della Vittoria.
Il palazzo di via Asiago, celebre sede Rai dal 1954, viene realizzato fra il 1929 e il 1931 per ospitare l’Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche. A progettarlo è l’ingegnere, nonché esperto di acustica, Carlo Marchesi Cappai, con l’obiettivo di rappresentare la solidità dell’Ente, caro al regime fascista.
Il risultato fu un edificio ben integrato nel contesto urbano, che al suo interno poteva esibire con discrezione la modernità dell’epoca, tanto nelle scelte decorative, quanto in quelle tecnologiche.
Al momento della sua inaugurazione, nel 1932, il Palazzo della Radio rappresentava quanto di più moderno potesse esserci all’epoca dal punto di vista tecnologico: le sale di registrazione o messa in onda, sia la Sala A per la musica d’orchestra, che la Sala B per quella lirica e sinfonica, furono realizzate con un attento studio delle caratteristiche di propagazione del suono. E proprio le onde sonore furono la matrice per tutte le decorazioni interne, dalle vetrate ai lampadari, dai bassorilievi ai pavimenti marmorei, per sottolineare quanto la radio fosse l’indiscussa protagonista del luogo, come ancora continua ad esserlo oggi a novant’anni di distanza.