A due passi dalla stazione Termini, Palazzo Massimo svela i segreti della Roma antica. Lo fa in modo poetico, mostrando i volti degli uomini e delle donne che calpestarono queste stesse strade 2000 anni fa; oppure facendo rivivere i loro sogni nei pregiati mosaici e nei dipinti delle lussuose ville romane. La massima espressione visionaria del gusto estetico degli antichi è, poi, impressa nei bronzi in mostra nelle sale; mentre il “prezzo” della vita classica è indicato nella collezione di antiche monete.
Palazzo Massimo, uno dei 4 musei che compongono il Museo Nazionale Romano (insieme alle vicine Terme di Diocleziano; Palazzo Altemps e Crypta Balbi) è imperdibile per chiunque sia appassionato di estetica e di storia. Già la facciata di questo edificio del 1887, ispirato ai grandiosi palazzi cinquecenteschi, immette nel bello.
All’interno, il percorso espositivo si percorre attraverso 4 piani, ognuno dei quali con una propria specifica vocazione. Tutte le opere d’arte esposte sono provenienti dagli scavi effettuati a Roma e nel territorio circostante a partire dal 1870.
L’esposizione si apre con i ritratti, secondo un ordine cronologico e tematico che ne cattura la profonda evoluzione all’interno della società romana. Le steli funerarie imprimono ricordi non solo di cittadini illustri ma anche di liberti e individui comuni, le cui fattezze sembra di poter afferrare e cogliere in un anelito di movimento. Anche il busto di Socrate ci sembra familiare: del resto, lo abbiamo incontrato diverse volte, sui libri di storia, di filosofia o di arte, a scuola. Ma ciò che più attrae l’attenzione sono i bronzi originali greci che furono amati e usati come modello dalla Roma imperiale. Il Pugilatore seduto è di una potenza impressionante. Osservandolo, ci si aspetta da un momento all’altro di vederlo muoversi e guardarci.
Al primo piano, la ritrattistica d’età imperiale raggiunge il suo vertice con le sculture di Afrodite al bagno, accovacciata, il Discobolo Lancellotti e l’Ermafrodito dormiente. La grazia del marmo si posa su queste immagini perfette, modellate come in un sogno. La mitologia si rivela con tutta la forza della sua leggenda, con tratti che affondano le radici nello studio della psiche umana e non solo dell’anatomia.
Gli affreschi e i mosaici tempestano i visitatori con la loro pioggia di colori e di incastri al secondo piano. Sono provenienti, per lo più, dalla Villa di Livia a Prima Porta, dalla Villa della Farnesina a Trastevere e dalla Villa di Termini. Lusso ed equilibrio traspaiono da queste forme d’arte. I dipinti di matrice bucolica, esaltanti nella pacata quiete che inducono all’animo, mostrano il livello di perfezione pittorica, artigianale e visuale raggiunta nell’età classica.
Nel seminterrato, invece, brillano monete e gioielli che documentano la vita quotidiana della Roma imperiale. Per una conoscenza approfondita di una società che, a ben guardare, ci sembra familiare e altamente complessa.
Palazzo Massimo è un museo da visitare più volte, in cui soffermarsi a lungo. Inoltre (e non è poco), le sue sale non patiscono la ressa che è abituale in molti altri musei capitolini.
Il Museo Nazionale Romano costituisce un “affresco” della società antica che non si può non amare e non visitare.
Il Museo è visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 11.00 alle ore 18.00. La biglietteria chiude alle ore 17.00