Tra i vecchi palazzi del quartiere San Lorenzo, in via dei Marsi 38, ha sede la prima Casa dei Bambini. È il luogo in cui, nel 1907, la giovane Maria Montessori crea il suo speciale metodo educativo, che diventerà famoso in tutto il mondo.
Studentessa brillante, portata per le materie scientifiche, fin da giovanissima Maria Montessori va controcorrente. Il padre, rigido e tradizionalista, la vorrebbe vedere maestra. Quella è l’unica carriera che, dal suo punto di vista, potrebbe conciliarsi con il vero ruolo che dovrebbe rivestire ogni donna: quello di moglie e madre. Lei, però, supportata anche dalla madre, prende un’altra strada. Si laurea in medicina, terza donna in Italia a conseguire questo titolo di studio, tra mille difficoltà.
Il suo interesse per i bambini nasce nei corridoi della Clinica psichiatrica della Sapienza, dove lavora come assistente fin dal 1896. Un giorno, vede dei piccoli pazienti – fanciulli “deficienti” li chiamano – chiusi in una stanza, abbandonati a sé stessi. Capisce che quel che manca loro non è l’intelligenza o la capacità di fare qualcosa. Non hanno gli stimoli giusti. Così, comincia a interessarsene, a seguirli da vicino, a dare loro ciò di cui hanno bisogno. I risultati sono straordinari.
Comincia così a prendere forma una pratica educativa che, attraverso nuovi studi, sperimentazioni e applicazioni sul campo, diventerà un vero e proprio metodo. La sua nascita si lega a quella della prima Casa dei Bambini, aperta a San Lorenzo il 6 febbraio del 1907.
(Sara Fabrizi)