C’è stato un tempo in cui via della Conciliazione, ampio spazio che apre la vista sulla Basilica di San Pietro dal lungotevere, dal Ponte degli Angeli di fronte a Castel Sant’Angelo e da Ponte Umberto I fra piazza Navona e il Palazzaccio, non appariva come la vediamo oggi.
Fino a circa la metà degli anni ‘20 del secolo scorso, questo spazio era occupato da due vie poste a cuneo. Queste vie convergenti si incontravano proprio in prossimità del lungotevere e abbracciavano una piccola serie di palazzi, una chiesa e una piccola piazza con una fontana. Era il centro della zona di Borgo Pio, fra le vie, per l’appunto, di Borgo Vecchio (sulla sinistra) e Borgo Nuovo (sulla destra). Al centro di questo piccolo paese, all’ombra della cupola di San Pietro, sorgeva piazza Scossacavalli e la sua fontana.
I lavori per lo sventramento della cosiddetta Spina di Borgo sono iniziati il 29 ottobre 1936 e si conclusero in poco più di un anno e portarono alla completa demolizione della chiesa di San Giacomo, la chiesa di San Lorenzo in Piscibus, l’Ospedale San Carlo, Palazzo Alicomi, Palazzo Cesi, Palazzo dei Convertendi, Palazzo di Jacopo di Bartolomeo da Brescia, Palazzo Poletti e Palazzo Rusticucci-Accoramboni per lasciare spazio a quella che oggi conosciamo come via della Conciliazione, conclusa nel 1950.
(di Gianluigi Spinaci)