La chiesa di Santa Maria della Scala a Trastevere è famosa per aver negato l’ospitalità a un controverso dipinto di Caravaggio, la Morte della Vergine, che oggi si può ammirare al museo del Louvre di Parigi. Il quadro venne ultimato dal pittore nel 1604, con tre anni di ritardo rispetto alla scadenza prevista. Il rifiuto tuttavia non fu dovuto alla consegna tardiva quanto allo scandalo della raffigurazione. Pare infatti che Caravaggio usò come modella della Vergine una prostituta annegata nel Tevere, con la pancia gonfia e il viso grigiastro. I carmelitani custodi della chiesa rifiutarono di esporre l’opera considerandola al limite dell’eresia.
Nel 1849 la chiesa venne utilizzata come ospedale per accudire i feriti delle battaglie garibaldine nei pressi del Gianicolo. Qui morì il celebre Moro di Garibaldi, Andrea Aguyar. Conosciuto in Uruguay, affiancò l’eroe dei due mondi in molte battaglie. Figlio di schiavi africani, aveva la pelle d’ebano e un fisico imponente. Sposò la causa della Repubblica Romana, con il grado di luogotenente, nonché difensore personale della vita del Comandante.
La sua forza e il suo fisico, di gran lunga più resistente rispetto a quello degli altri soldati, avvolgevano la sua figura di un’aura invulnerabile, che tuttavia non gli bastò contro una granata francese che lo colpì all’altezza di vicolo del Cedro. Trasportato a Santa Maria della Scala, vi morì, ma solo dopo aver pronunciato la frase: “Lunga vita alle repubbliche di America e di Roma”.
(di Gianluigi Spinaci)