Inaugurata il 12 giugno 1651, è uno dei massimi capolavori di Gian Lorenzo Bernini, che ricevette l’incarico per la sua realizzazione dopo aver presentato un modello in argento della nuova fontana a papa Innocenzo X Pamphilj. Per la sua esecuzione si avvalse di un folto gruppo di artisti e maestranze sotto il suo diretto controllo: il risultato è una perfetta fusione di architettura e scultura, capace di esprimere movimento in ogni suo particolare.
La fontana appare come una grande scogliera di travertino che sorregge un obelisco di granito proveniente dall’area del circo di Massenzio sull’Appia Antica. Sugli angoli della scogliera sono poste le monumentali statue marmoree dei quattro fiumi che rappresentano i continenti allora conosciuti: il Danubio per l’Europa, il Gange per l’Asia, il Nilo per l’Africa, il Rio della Plata per l’America. Sulla parte alta della scogliera si trovano due grandi stemmi marmorei della famiglia del papa con la colomba che porta nel becco un ramo di ulivo. La stessa colomba, in bronzo, è collocata alla sommità dell’obelisco.
Anche se la fontana fu completata prima che la chiesa di Sant’Agnese venisse costruita, la leggenda attribuisce ai gesti delle statue poste agli angoli della fontana un rimando alla rivalità tra Bernini e Borromini, che ha progettato la chiesa di piazza Navona: il Nilo avrebbe il capo velato per non vedere gli errori di Borromini nella costruzione della chiesa, mentre il Rio della Plata alzerebbe il braccio per scongiurare la caduta della facciata.
(Gianluigi Spinaci)