Nel punto più alto di Sermoneta sorge l’antico castello Caetani. Svetta nel bel borgo di pietra, in provincia di Latina, che si affaccia sulla valle dell’agro pontino, tra i colli ondulati dei Monti Lepini. A poca distanza, in basso, il gorgoglio prezioso dell’acqua gioca con le piante, i fiori e gli uccelli nell’Oasi di Ninfa, il giardino più bello del mondo.
L’origine del castello risale, probabilmente, al 1200 e i suoi signori appartenevano alla famiglia Annibaldi.
Castello Caetani s’inorgoglisce all’ombra del suo Maschio, una torre alta 42 metri, e del “Maschietto”, la torre più piccola addossata a sud, che sono anche le parti più antiche dell’edificio. Si concede alle visite guidate con un’allegria festosa che illumina le belle stanze, il baldacchino lussuoso del letto e tutti gli ambienti che furono attraversati, nel tempo, da personaggi illustri. Le pietre ricordano ancora, ad esempio, la visita dell’imperatore Carlo V avvenuta il 2 aprile 1536. Il rumore degli zoccoli dei cavalli doveva essere fortissimo, allora: al seguito dell’imperatore, infatti, c’erano 1000 cavalieri e 4000 fanti. Il momento d’oro del castello.
La fortezza è uno dei più fulgidi esempi di architettura militare nel Lazio. La forma è stata voluta all’inizio del 1500 da Alessandro VI Borgia, il papa guerriero, che subentrò ai Caetani dopo che questi furono scomunicati. Il pontefice ne fece modificare la planimetria originale, ampliandola e imprimendole un più marcato scopo difensivo. Le mura furono rinsaldate, fu previsto un camminamento, e le torri, rispetto al periodo precedente, furono abbassate di qualche metro. Fu scavato il fossato e posto un pesante ponte levatoio all’entrata sul fronte nord-ovest. L’aspetto del maniero assunse le caratteristiche di inespugnabile fortezza.
Alla morte di Alessandro VI, però, avvenuta nel 1503, gli antichi signori del borgo furono acclamati dalla popolazione locale e Sermoneta con il suo castello, ritornò tra i possedimenti dei Caetani. Da questo momento in poi, il Castello assunse sempre più le sue funzioni di abitazione. Sul lato meridionale del Maschio fu previsto un nuovo edificio con una sala ricevimenti lussuosa, disposta su due livelli con l’ala superiore, la Sala dei Baroni, adibita a locale di rappresentanza e abbellita da affreschi magnifici. Dopo essere stato dimenticato nel corso del 1700 e per buona parte del 1800, Castello Caetani tornò al centro delle attività di famiglia fino a diventare nel 1972 la sede della Fondazione Roffredo Caetani che tutela e conserva il maniero e l’oasi di Ninfa.
Le visite al castello si possono effettuare solamente con una guida e hanno la durata di circa un’ora. Il biglietto ha un costo di 8 euro, gratuito per i minori di 12 anni.
Per info e orari si può visitare il sito della Fondazione Caetani.