Su una parete del Caffé Greco, tra i quadri e le fotografie d’epoca, ce n‘è una che attira l’attenzione. Raffigura un uomo con i baffi spioventi e un gran cappello da cowboy sulla testa. Sotto c’è anche il suo autografo. È Buffalo Bill, che i romani chiamano ironicamente Er cappellaccio.
Nel febbraio del 1890, il celebre pistolero arriva per la prima volta nella Capitale. Sta facendo il giro d’Europa con il suo Buffalo Bill’s Wild West Show, un grande spettacolo itinerante che dà l’occasione di rivivere le atmosfere della frontiera, tra assalti alla diligenza e battaglie con gli indiani. In una delle edizioni passate, tra i figuranti è apparso anche il grande capo indiano Toro Seduto. L’intera troupe va a sistemarsi nella sterminato prato di Piazza d’Armi, dove viene allestito un vero e proprio accampamento, con tanto di fortini e tende. Una grande attrazione, cui si può avere accesso dietro pagamento di un biglietto dal costo di 5 lire.
Il 3 marzo, insieme ai variopinti guerrieri Sioux che lo accompagnano e ai suoi cowboy, Bill si presenta a San Pietro. È stato invitato a partecipare alle celebrazioni per l’anniversario dell’incoronazione di papa Leone XIII. Lo fanno accomodare insieme agli ospiti di riguardo, nella Cappella Sistina. Quando il pontefice compare assiso in trono, gli indiani rivestiti di piume si inginocchiano, ricevendo la benedizione papale.
La loro permanenza nell’Urbe si protrae per giorni, con incassi da record. Ma si interrompe bruscamente dopo l’8 marzo. Quel giorno, infatti, in Piazza d’Armi, si tiene una sfida destinata a rimanere nella storia. I cowboy del West affrontano i butteri dell’Agro romano nella doma di puledri selvaggi. In sella al suo cavallo, Augusto Imperiali dimostra un’abilità senza pari, saltando in groppa a un cavallo imbizzarrito. La vittoria è sua, ma Bill non riesce ad ammettere di essere stato battuto e umiliato. Sostiene che l’avversario ha impiegato troppo tempo per portare a termine la prova e per questo si rifiuta di pagare la scommessa. Il giorno dopo, farà levare le tende e ripartirà in tournée.
(Sara Fabrizi)