Una delle quattro basiliche maggiori di Roma, nonché cattedrale della città e per questo sede ecclesiastica ufficiale del vescovo di Roma, è collocata nel luogo in cui sorgeva anticamente una dimora di proprietà della nobile famiglia dei Laterani.
Quella di San Giovanni in Laterano è la più antica basilica d’Occidente e fu eretta su un terreno donato alla Chiesa dall’imperatore Costantino, fresco di conversione, come ringraziamento per la vittoria di ponte Milvio su Massenzio. Fu papa Milziade a edificarvi la basilica, poco dopo l’editto di Milano del 313.
Incendi, terremoti e saccheggi ne hanno reso necessaria la ricostruzione per ben tre volte: la basilica attuale risale al XVII secolo, quando papa Alessandro VII ne affidò il progetto a Francesco Borromini, mentre la facciata si deve all’architetto Alessandro Galilei. L’edificio borrominiano a cinque navate presenta uno spettacolare soffitto a cassettoni ed è riccamente ornato da affreschi, marmi policromi, motivi vegetali e floreali, oltre che dalle 12 statue settecentesche degli Apostoli.
Fra i tesori della basilica si annoverano le cappelle Massimo, Torlonia e Casati, due preziosi cibori, rispettivamente gotico e barocco, il mosaico medievale dell’abside e quello paleocristiano della facciata, la statua romana di Costantino, le reliquie dei Santi Pietro e Paolo e dell’ultima mensa di Cristo.
(Gianluigi Spinaci)