Meglio conosciuto con il nome di Colosseo, l’Anfiteatro Flavio si erge al centro dell’area archeologica nel cuore di Roma ed è uno dei monumenti più visitati in Italia ogni anno dai turisti richiamati dal fascino della sua storia e della sua imponente architettura.
L’appellativo di Colosseo si deve all’enorme statua che sorgeva nelle sue immediate vicinanze, mentre l’edificio risale al I secolo d.C., quando fu fatto costruire dagli imperatori della famiglia Flavia per ospitarvi spettacoli di grande richiamo popolare, quali le caccie, i giochi dei gladiatori e le naumachie, le rappresentazioni delle battaglie navali. È il più grande anfiteatro del mondo, il simbolo dei fasti dell’età imperiale di Roma, che nei secoli ha modificato il proprio aspetto e la propria funzione senza mai perdere la sua innata grandezza.
A partire dall’anno 438, quando l’imperatore Valentiniano III fa abolire gli spettacoli dei gladiatori, l’anfiteatro subisce un lento e progressivo declino tanto da essere utilizzato sia nel Medioevo sia nel Rinascimento come cava di materiali da utilizzare per la costruzione di nuovi edifici e come sede per laboratori di artigiani. A seguito dei restauri e degli scavi compiuti a partire dall’Ottocento, l’Anfiteatro Flavio si presenta oggi come uno specchio dell’architettura romana antica, imponente, forte ed eterna.
Periodicamente ospita esposizioni legate ai temi dell’antico e del suo rapporto con la contemporaneità, nonché spettacoli moderni che ne fanno un luogo, uno dei simboli di Roma, che si rinnova ogni giorno.
(Gianluigi Spinaci)