Nel 1966, per il decennale del gemellaggio tra le città di Roma e Parigi, il Campidoglio decide di porre una targa per ricordare la nascita del poeta, scrittore e drammaturgo francese Guillaume Apollinaire. La lapide, che si trova a Trastevere, in piazza Mastai, reca la scritta: “Nei pressi di questa piazza, in una casa ora scomparsa, il 26 agosto 1880 vide la luce Guillaume Apollinaire, creatore di nuove forme poetiche che chiuse la movimentata esistenza a Parigi il 9 novembre 1918”.
Nulla di più falso. Infatti non solo Apollinaire è del 25 agosto e non del 26, ma non è nemmeno trasteverino, bensì del rione Monti, essendo nato al civico 19 di via Milano, in un palazzo che fa angolo con via Nazionale. Tra i primi ad accorgersi dell’errore, nel 1983, è lo storico del cinema Mario Verdone, padre del regista Carlo, seguito più recentemente dallo scrittore Renzo Paris, che ha chiesto sommessamente, finora invano, di poter apporre almeno una targhetta nella via giusta.
Ma da cosa nasce il malinteso? L’errore sarebbe stato commesso per colpa della levatrice del poeta, tale signora Molinari in Baldo, che lo aveva allattato nella sua casa di viale di Trastevere al numero 18, che si trovava vicino alla targa sbagliata.
(di Gianluigi Spinaci)