Considerato uno dei maggiori custodi delle antiche tradizioni romane, Giggi Zanazzo nasce con il nome di Luigi Antonio Gioacchino Zanazzo in via dei Delfini 5, nel rione Campitelli, il 31 gennaio 1860. Poeta, commediografo e antropologo, Zanazzo è prima assunto alla Biblioteca Vittorio Emanuele, venendo poi distaccato al Ministero della Pubblica istruzione, in viale Trastevere, dove lavora come bibliotecario.
Si sposa con Agnese Bianchini, prima donna della Compagnia Romanesca che fonda insieme all’attore e poeta Pippo Tamburri, dando un grande impulso al teatro dialettale romanesco, attirando su di esso anche l’attenzione della regina Margherita di Savoia. Abile verseggiatore, di grande sensibilità e realismo, Zanazzo contribuisce alla conoscenza del popolo di Roma e dei suoi autentici usi e costumi, registrandole dalla viva bocca degli anziani, appena in tempo prima che vadano definitivamente perdute, travolte dalla trasformazione economica e sociale in corso a quei tempi.
Simbolo di questo prezioso lavoro è la sua opera Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma (1908), un’insostituibile guida allo studio della cultura popolare della città, pubblicato pochi anni prima della sua prematura scomparsa, avvenuta nel 1911 a soli 51 anni.
(di Gianluigi Spinaci)