Il piacere del cibo passa dal gusto, ma che succederebbe se a guidarci fosse invece l’olfatto? È l’idea dietro Profumo Spazio Sensoriale, elegante ristorante e cocktail bar all’aperto immerso in un rigoglioso giardino di 10mila metri quadri nel cuore di via Cassia. Tra luce soffusa, musica lounge e sale intime, il locale aperto da pochi anni ha portato a Roma un concept tutto nuovo: la cucina olfattiva. Come già il nome anticipa, cenare da Profumo è un’esperienza insolita, un percorso sensoriale in cui l’olfatto è il protagonista.
Il menù degustativo curato dallo chef Biagio Minafra non è suddiviso per portate, ma per quattro grandi famiglie olfattive – Floreale, Agrumato, Marino e Speziato – e presenta un crudo, un primo, un secondo, una pinsa, un dolce e un cocktail per ogni percorso. Sta all’ospite scegliere quello si addice di più al proprio gusto perché, come spiegano gli ideatori del ristorante, “il piacere è libero, come la voglia di assaggiare un po ‘di tutto”. Ovviamente non manca anche la possibilità di ordinare i piatti “alla carta”, un’attenta selezione di proposte italiane, romane e internazionali preparate con maestria e presentate con gusto. Prima e dopo l’ora dei pasti Profumo è anche un cocktail-lounge bar dove divertirsi in un pre o post cena diverso dal solito. Il fiore all’occhiello della casa sono gli eccellenti drink ideati dal bar manager Flavio Esposito, anche in questo caso divisi nelle stesse quattro famiglie olfattive dei menu degustazione. Il risultato sono cocktail colorati, odorosi e gustosi, che viene voglia di annusare prima ancora che di bere, per provare a carpire le essenze e gli ingredienti segreti usati per prepararli.
A rendere tutto ancora più magico una location curata nei minimi dettagli, tra allestimenti floreali nel parco e alberi ricoperti di lucine nella sala interna. Durante l’estate il parco diventa anche luogo di ritrovo per eventi dall’atmosfera bucolica, dal pranzo del sabato e della domenica tra gli alberi della tenuta a picnic, da serate di musica live a festival dedicati al mondo dei fiori. Il viaggio extrasensoriale di Profumo passa anche da loro, i 150.000 mila fiori all’anno usati per abbellire e arricchire un’esperienza che porta fuori dai confini della città, pur non lasciandola mai.
(Martina De Angelis)