Immaginate di entrare in un ristorante e venire accolti da Claudio Amendola in qualità di oste ospitale che vi offre la sua “Cucina de coccio“. Romana, anzi romanissima. Può accadervi davvero, in via della Frezza 64, nel rione Campo Marzio, dove Claudio Amendola il 25 novembre del 2022 ha aperto il suo ristorante: “Frezza – Cucina de coccio”.
Non si tratta dell’unico primo ristorante di Amendola, ma è il primo aperto nel cuore di Roma, visto che il precedente, Osteria del Parco, si trova a Valmontone. La parola d’ordine, da Frezza, è romanità. Entrando nel locale, infatti, si notano subito alle pareti le targhe con i nomi dei piatti tipici romani: come gli spaghetti alla gricia e il lesso alla Picchiapò.
E poi, ovviamente, c’è il menù, in cui spicca la tradizione: a partire dalle bombe, con cacio e pepe o alla trippa. Lo chef Davide Cianetti propone anche le paste della cucina romana, dall’amatriciana alla carbonara. E poi i secondi: coda alla vaccinara, involtini alla romana e pollo alla cacciatora. Oltre a una vasta selezione di pizze bianche e rosse.
“Volevo tornare a Roma per creare un luogo dove mangiare, chiacchierare, condividere emozioni, togliere la maschera e giocà a scopetta – ha spiegato Claudio Amendola in un’intervista a FS News –. Mi rendo conto che con l’età, invece di diventare burbero, sono più accogliente. Mi fa piacere vedere lo stupore della gente quando sono io ad aprire la porta. Sono fatto così, le persone mi piacciono. Ieri sera c’era una coppia che si è trattenuta a lungo gustando le polpette di nonna, che sono proprio così. ‘Sembra di stare a casa’, mi hanno detto. Io ho risposto che mi faceva piacere ma era ora che ci andassimo pure noi”.