L’Eur, con le sue architetture eleganti, gli ampi viali e gli edifici di impronta razionalista è stato da sempre una sorta di set naturale per gli esperimenti più futuristici del nostro cinema.
Ed è un Eur completamente deserto quello che fa da sfondo alle avventure di Vincent Price nel B-movie fantascientifico di Ubaldo Ragona L’ultimo uomo della terra, prima trasposizione cinematografica del celebre romanzo di Richard Matheson “I Am Legend” (Ed. it. “I vampiri”). Nello specifico la cornice è quella di Via Rhodesia (vicino all’ospedale Sant’Eugenio), dove il protagonista, l’ultimo umano sopravvissuto a una tremenda epidemia, si ferma a fare rifornimento a una cisterna.
(a cura di Carolina Tocci)
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