Durante una gita domenicale all’Ikea di Roma Anagnina o al vicino centro commerciale, sarà capito a tutti di posare lo sguardo su un vecchio rudere che si staglia solitario in mezzo al prato. È la cosiddetta Torre di Mezzavia, un baluardo di epoca medievale, innalzato a difesa della campagna lungo la strada che, al tempo, conduceva a Frascati. Per l’esattezza, proprio a metà strada tra Roma e l’antico borgo sui Colli Albani. Così si piega l’appellativo “Mezzavia”. Una posizione strategica, sia per quel che riguarda l’aspetto più “militare” che per quello commerciale.
Non è un caso allora che, secoli dopo, quando la torre perde la sua funzione originaria di sentinella, al suo interno prende piede una piccola osteria. Un ritrovo molto frequentato da chiunque viaggi lungo questo itinerario, in aperta concorrenza con un altro locale della zona, l’Osteria del Curato.
A voler dar credito al poeta dialettale Augusto Jandolo (1873-1952) l’osteria esiste almeno dal Seicento. Così, infatti, racconta in una sua poesia: “ Quanno la prima vorta entrai nell’osteria ch’è fabbricata addosso, da tre secoli a Tor de Mezzavia, ciavevo ammalappena messo piede che dissi: Ma ‘sto posto lo conosco”. La scena a cui dice di aver assistito è surreale, ma molto credibile, visti i tempi che correvano. Ricorda, infatti, di essere passato di qui una sera e di aver visto con i propri occhi “dei briganti che sei sportiva assieme a li sordati la roba sgraffignata er giorno avanti” cioè dei briganti che si dividevano con i soldati la refurtiva di un colpo messo a segno il giorno prima.
(Sara Fabrizi)