C’è un piccolo negozietto in via di Ripetta di soli quindici metri quadri in cui, come fossero pazienti d’ospedale, si fanno diagnosi e interventi ‘’chirurgici’’ alle bambole. Qui si procede al restauro delle bambole: sulla cartella clinica vengono segnati gli interventi di restauro praticati sulla bambola per riportarla alle migliori condizioni di vita e vengono dati alcuni consigli per mantenerla in buone condizioni.
Il negozio è stato ribattezzato ‘’la bottega del terrore’’ per via della sua particolare vetrina che è ricolma di teste, braccia, gambe e pezzi di bambole tutti accatastati gli uni sugli altri. Quando le si passa davanti si può avvertire un brivido lungo la schiena dovuto ai numerosi occhi di porcellana che scrutano il passante in ogni suo movimento.
Federico Squatriti definisce la sua vetrina il limbo delle bambole: qui ci sono bambole impossibili da riparare, ma Federico vuole che passino ancora un po’ di tempo tra vita e morte nella zona liminare della sua vetrina. Il negozio è stato fondato nel 1939 ed è sopravvissuto alle epoche e ai cambi di moda, rappresentando ad oggi un superstite del settore dell’artigianato.
Sebbene sia conosciuto come restauratore di bambole, da Federico si possono portare anche vasi, specchi, oggetti antichi, che riceveranno tutti lo stesso trattamento clinico descritto per le bambole.
Questo grazie alla tenacia della famiglia Squatriti che, con la lunga tradizione di ‘’Restauri Artistici Squatriti’’, ha raccolto intorno a sé una clientela molto particolare: dai veri collezionisti fino a passanti di ogni sorta che non è raro vedere alle prese con un dialogo con le bambole. Il negozio è aperto tutti i giorni, tranne la domenica, con un orario spezzato che va dalle 8.30 alle 13 e dalle 14 alle 18.
(Giulia Torrisi)