Eataly si sviluppa lungo quattro piani dell’ex air terminal ad Ostiense e conta all’interno dei suoi ventisettemila metri quadri ventitré ristoranti, quaranta aree tematiche, otto aule per i diversi corsi, molti stand per la vendita e seicento posti auto. È il tempio dell’eccellenza alimentare made in Italy realizzato all’opposto del modello del fast food. Oscar Farinetti – cofondatore insieme a Carlo Pertini, fondatore di Slow Food – dichiara che l’intento che li ha portati ad aprire è stato che ‘’Qui abbiamo l’ambizione di creare il luogo più bello al mondo per agroalimentare e il luogo di incontro-mercato più bello del pianeta’’.
In qualche anno Eataly è diventato un gigante nel made in Italy, aprendo altri punti in tutto il mondo, da New York a Torino, da New York a Milano. La sede di Roma offre quattordicimila prodotti in vendita tra vini, olii, pasta, pane, formaggi, salumi e tutto l’infinito agroalimentare che viene prodotto in Italia e che la rappresenta. Entrare nel mercato è, sin da subito, un piacere per l’olfatto: i profumi e i sapori del nostro paese si mescolano tra i banchi. All’interno c’è uno spazio dedicato ad una regione italiana, che cambia di settimana in settimana, che viene raccontata attraverso degustazioni di prodotti tipici e specialità regionali. Quando è il turno della regione Lazio non mancano il guanciale di Amatrice, la porchetta d’Ariccia, il pecorino DOP, il vino delle principali cantine laziali, il carciofo romanesco IGP e gli olii delle quattro denominazioni Sabina DOP, Canino DOP, Tuscia DOP e Colline Pontine DOP. Rappresentante massimo della frutta è invece il Kiwi Latina IGP, coltivazione sviluppatasi negli anni Settanta e divenuta ad oggi la produzione più importante d’Italia. Non mancherà la caratteristica voce romana dei ‘’mercatari’’, che vi aspettano in Piazzale XII Ottobre 1492 dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 24.
(Giulia Torrisi)
Foto dal profilo Facebook di Eataly Roma