Il 14 agosto dell’897, a Roma si scatena una rivolta. Papa Stefano VI viene catturato e trascinato in ceppi a Castel Sant’Angelo, la fortezza dei papi. Ha commesso un atto sacrilego e macabro che ha sconcertato l’opinione pubblica. Mesi prima, infatti, ha fatto riesumare il corpo imbalsamato del suo predecessore, papa Formoso, per processarlo, accusandolo di aver usurpato la cattedra di Pietro, di sacrilegio e tradimento. A conclusione del procedimento, ha fatto gettare il cadavere nel Tevere. L’orrore per quanto accaduto spinge i romani ad arrestarlo e destituirlo. In ottobre, verrà strangolato nella sua cella.
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