Nella notte del 25 luglio 1943, dopo una riunione fiume durata dieci ore, il Gran Consiglio del Fascismo riunito a Palazzo Venezia approva l’ordine del giorno Grandi. Quel voto sancisce la destituzione di Mussolini da capo del governo. Il duce del fascismo, però, non è intenzionato a cedere il potere tanto facilmente. Quel pomeriggio, si presenta a Villa Ada per interloquire con sua maestà, re Vittorio Emanuele III. Pensa di poter volgere la situazione a suo favore, sostenendo che il Gran Consiglio ha una funzione puramente consultiva. Ma il sovrano ha già deciso il da farsi. Con una stretta di mano, congeda Mussolini, comunicandogli che è sollevato dal suo incarico. Subito dopo, lo fa arrestare. È la fine del regime.
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