Il 29 maggio 1434, i Colonna, in collera con il pontefice Eugenio IV a causa di alcune decisioni prese contro la loro famiglia, scatenano la rivolta. Al grido di “Viva il popolo e la libertà” i romani prendono d’assalto il Campidoglio. In breve, sul colle sventola la bandiera della Repubblica. Roma viene proclamata Comune indipendente, mentre il cardinale camerlengo, Francesco Condulmer, nipote del papa, finisce in cella. Il pontefice, spaventato da tanta violenza, decide di darsi alla fuga. Ai primi di giugno, travestito da monaco, sale su una barca che lo attende in riva al Tevere. Qualcuno, però, lo riconosce e lo insegue, bersagliandolo a colpi di frecce e di pietre.
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