Nel cuore del rione Monti, Via Baccina collega via dei Serpenti con le colonne del Foro di Augusto e prende il nome dalla famiglia Baccini, che qui possedeva diverse proprietà.
In questa strada si trova la casa di tolleranza in cui si svolge gran parte del settimo film da regista di Lina Wertmüller, oggetto del lungo sottotitolo, come da tradizione dell’autrice. Nella citata casa di tolleranza trova rifugio il contadino lombardo Antonio Soffiantini detto Tunin (Giancarlo Giannini), giunto a Roma per assassinare il duce dopo l’uccisione, da parte dei carabinieri, di un suo compagno anarchico.
(a cura di Carolina Tocci)
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