A pochi metri da via del Corso e da Piazza del Parlamento, nel cuore della Roma più turistica e frenetica, in Piazza San Silvestro si trova la Basilica di San Silvestro in Capite, una vera oasi di pace, oltre che monumento di forte rilievo per la sua storia e le sue particolarità.
Intanto, varcando l’imponente portale settecentesco di accesso, si entra in un cortile che pare marcare il confine tra la città fuori, piena di comitive affannate, di autobus, di rumori, e la basilica che pare “difesa” da quel cortile. E’ come un passaggio dalla dimensione della secolarità a quella della fede, annunciata già sulla sommità del portale di ingresso, dalle enormi statue poste sulla sommità e che rappresentano: San Silvestro Papa, Santo Stefano Martire, San Francesco d’Assisi e Santa Chiara. In rilievo è riportata anche la raffigurazione della testa di San Giovanni Battista, conservata dentro la basilica.
Sarebbe meglio dire quella che si ritiene la testa autentica del Battista, salvo la mandibola, che è conservata a Viterbo. Nel 2012, per custodire al meglio il cranio di San Giovanni Battista, è stato realizzato un prezioso reliquiario arricchito anche da una mandibola di bronzo.
Prima di accedere alla chiesa, nel cortile si notano molte targhe, epigrafi e resti architettonici dell’antica Roma. Perfino un vascone e alcune colonne, nonché una grande lapide risalente al XII secolo.
Al centro del cortile c’è la facciata della chiesa, con l’ingresso. Ma ciò che cattura la vista è il bellissimo campanile in stile romanico che risale al 1210 e che appare lievemente arretrato rispetto alla basilica. L’interno, a navata unica. è affrescato secondo la foggia seicentesca da artisti di buona fama come Giacinto Brandi e Orazio Gentileschi.
(Daniele Magrini)