Non c’è nessun posto simile a Civita di Bagnoregio. Il borgo, in provincia di Viterbo, è diventato una delle mete più visitate del Lazio per via della sua costruzione particolare in cima a un colle collegato alla “terraferma” solo da un lungo ponte in cemento armato. Come un’isola, Civita di Bagnoregio guarda i calanchi ai piedi della sua rupe e resiste ancora all’erosione che rischia di consumarla, caratteristica che le è valsa il soprannome della “città che muore”.
Tra le sue vie tranquille e caratteristiche, spopolate proprio a causa della lenta ma costante erosione della collina, si trova un luogo dedicato alla cultura, all’arte e all’accoglienza, una dimora che sembra uscita dalle pagine di un libro e che accoglie gli ospiti per mostrargli tutta la bellezza di Civita. È la Corte della Maestà Timeless Retreat, b&b di lusso creata dalla locandiera e padrona di casa Cristiana insieme a suo marito Paolo per raccontare in ogni aspetto la loro passione per l’antico e gli oggetti dimenticati. Ogni elemento di arrendo che rende la Corte della Maestà così affascinante viene da mercatini, negozi vintage e rigattieri da tutto il mondo: un insieme di quadri antichi e contemporanei, oggetti sacri e profani, mobili d’epoca, specchi e oggetti d’arti che dà la sensazione di dormire all’interno di un museo.
In particolare, colpisce l’impressionante collezione di oggetti per l’arte della tavola, specialità di Cristiana, che ogni mattina si diletta a impressionare gli ospiti con mise en places sempre creative e originali, anche acquistabili in loco per replicare a casa la stessa arte trovata sulla tavola della Corte. Lo stesso concentrato di arte e oggetti d’epoca si trova anche all’interno delle camere, quattro suite ognuna con un suo carattere ben definito. La Badessa vanta un letto a baldacchino appartenuto alla badessa di un monastero e una vasca in ghisa, e vuole essere un omaggio all’opera di Stendhal La Badessa di Castro, mentre La Sonnambula è un omaggio all’opera di Bellini e alla tradizione lirica italiana. Completano l’offerta La Scrittrice, in cui lo studio è rivestito con la riproduzione della carta da parati che ricopriva le pareti della casa londinese di Virginia Woolf, e La Intrusa, accogliente stanza dall’atmosfera francese dedicata a Jorge Luis Borges.
La mattina, il grande giardino e la cucina si trasformano in un incantevole angolo colazione, dove tra oggetti vintage e retrò vengono serviti frutta di giornata, spremute fresche, dolci fatti in casa, yogurt, miele e formaggi locali, salumi, pane appena sfornato e bevande di ogni genere. Tutto è parte del modo intimo e elegante in cui Corte della Maestà intende l’ospitalità, anche le molte esperienze proposte: passeggiare tra i vicoli del borgo, sorseggiare un aperitivo davanti ai camini della casa, suonare il pianoforte, assaggiare prodotti tipici locali nella cantina La Tavola del Lupo, lasciarsi coccolare da trattamenti, biosauna e idromassaggio nella Thermae/Spa. Un affresco di emozioni che è possibile trovare solo a Corte della Maestà, il regno dell’antica arte del “dolce far niente”.