Tutto quello che avreste voluto sapere sul sushi, e anche di più. Origini, varianti locali, riproduzioni a grandezza naturale, chef virtuali, ukiyoe (genere di stampa artistica giapponese su carta, impressa con matrici di legno). Una storia lunga oltre mille anni, insospettabilmente variegata e piena di svolte legate a costume e società. È quanto è possibile scoprire grazie alla mostra I love sushi in programma all’Istituto Giapponese di cultura, in via Antonio Gramsci 74, in programma fino al 25 novembre 2022.
I love sushi è una grande storia d’amore che prende le mosse dalla pietanza giapponese più nota al mondo. Nel 2013, l’Unesco ha inserito il washoku—la cucina giapponese—nella lista dei patrimoni mondiali intangibili, e il sushi ne incarna l’archetipo. Raffinato, salutare, esteticamente ineccepibile e squisito, il sushi è un piatto ormai familiare alle tavole di tutto il mondo. Eppure, a dispetto della sua diffusione, se ne conoscono solo alcune varianti e caratteristiche.
È questa, dunque la mission della mostra: costituire un’approfondita guida visuale al grande fascino del sushi, fornendo l’opportunità di capire l’evoluzione che in Giappone ha portato alla forma attuale, e come il paese lo abbia modificato per assecondare e accogliere fattori ambientali, naturali, culturali, sociali delle varie realtà locali. I love sushi ha anche in animo di riflettere e far riflettere sulla cultura contemporanea del cibo e sulle prospettive future del sushi alla luce dei temi food di attualità. La mostra, che ha la supervisione di Hibino Terutoshi, studioso e autore sulla materia, include anche l’esperienza virtuale di un autentico sushi-shop nipponico.