La storia di Roma è costellata di segreti e leggende da brivido. Esiste un itinerario che permette di addentrarsi, attraverso diversi rioni del centro storico, tra racconti dal sapore esoterico e dell’occulto. Ogni tappa proposta cela dei misteri. Siete pronti per scoprire la faccia più oscura di Roma?
Santa Maria dell’Orazione e Morte
Nel rione Regola, a due passi da piazza Farnese, in via Giulia si scorge la facciata di una chiesa che apparentemente non ha nulla di diverso da altri complessi religiosi. Avvicinatevi pure, a ogni passo vi accorgerete di alcuni dettagli da brividi. La costruzione di questa chiesa risale al XVI secolo, per volere della Compagnia dell’Orazione e Morte, ed edificata su un antico cimitero dedicato alla sepoltura cristiana delle salme abbandonate. La chiesa sembra essere un monumento per il culto della morte. Sulla facciata settecentesca spiccano due targhe graffite: una raffigurante uno scheletro alato con la scritta “Hodie mihi, cras tibi”, ovvero “Oggi a me, domani a te”, l’altra con la morte seduta che, tenendo una clessidra alata in mano, osserva un uomo morente. Per non parlare di tanti altri simboli e decorazioni da scoprire durante la vostra visita.
Museo delle Anime del Purgatorio
Sapete che sul lungotevere Prati c’è una chiesa gotica che spicca tra gli edifici? Ebbene, si tratta del Museo delle Anime del Purgatorio, ospitato nella sacrestia della Chiesa del Sacro Cuore del Suffragio. L’esposizione, molto particolare, mostra documenti e testimonianze che proverebbero l’esistenza del Purgatorio. La singolare raccolta ha origine per volontà del missionario francese Victor Jouet, in seguito ai fatti del 15 novembre 1897, quando nella cappella del Rosario divampò un misterioso incendio: non solo il quadro dell’altare fu risparmiato dal fuoco, ma il sacerdote e molti fedeli videro tra le fiamme un volto sofferente, rimasto poi enigmaticamente impresso sulla parete.
La Cripta dei Cappuccini
L’itinerario della Roma oscura continua in via Vittorio Veneto, precisamente al civico 27, dove si trova la Cripta dei Cappuccini, uno dei luoghi che maggiormente incarna il lato oscuro della Capitale. Questo luogo è famoso per la sua bellezza un po’ inquietante, e non è adatto alle persone sensibili, ma sicuramente è un’esperienza unica. La cripta si trovato sotto alla chiesa di Santa Maria della Concezione, annessa ad un convento cappuccino costruito nella prima metà del ‘600 per volere di papa Urbano VIII. La cripta consiste in un lungo corridoio sul quale si affacciano cinque piccole cappelle: tutto è interamente decorato con ossa umane ordinatamente composte a creare complessi motivi, sono i resti mortali di oltre 4000 frati vissuti nel convento e morti tra i 1500 e il 1800.
La Fonte di Anna Perenna
Nel quartiere Parioli, a due passi da piazza Euclide, nel 1999 durante gli scavi di un parcheggio, è stata rinvenuta una fontana dedicata all’antica divinità romana Anna Perenna.
Lo scavo ha portato alla luce i resti di una fontana di forma rettangolare con iscrizioni murate che riportano il nome della dea. Nella cisterna retrostante la fontana sono stati ritrovati numerosi oggetti utilizzati per pratiche magiche e riti religiosi. Non fatevi ingannare, tra le storie e le leggende riguardanti questo luogo, è una tappa da non lasciarsi sfuggire.
Il Complesso del Buon Pastore
Lungo la via Gianicolense si trova un complesso edilizio, a sua volta collocato all’interno della Valle dei Casali. Si tratta del Complesso del Buon Pastore, progettato da Armando Brasini e terminato di costruire nel 1934. Inizialmente ospita le Suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore di Augiere, poi diventa ospedale e infine sanatorio militare. Il fascino risiede nella struttura del Complesso, e anche nella personalità del suo architetto: alchimista e onirico, aveva costruito anche il Ponte Flaminio e Villa Manzoni sulla Cassia.
(Sara Gasperini)