Lazzaretti, un nome e una garanzia nel ciclismo romano, e non solo. Romolo Lazzaretti (il più alto nella foto) è stato un ottimo ciclista e qui lo vediamo negli anni Venti alla guida della squadra che prende il nome della famiglia. Insieme al fratello Remo nel 1916 apre uno dei negozi storici del quartiere Trieste-Salario: in via Bergamo il negozio di bici Lazzaretti, dopo aver superato in piena salute i cento anni, è ancora un vero e proprio tempio del ciclismo.
Perché le passioni non hanno età. E ne avevano tanta di passione i Lazzaretti. Fu grazie a quella che Romolo riuscì a farsi largo tra i mostri sacri dell’epoca, come Ottavio Bottecchia, Alfredo Binda e soprattutto Costante Girardengo. Romolo Lazzaretti lo beffò in una epica edizione della massacrante Roma-Napoli-Roma, meglio conosciuta come “XX settembre”. Era il 1924 e in quell’anno il possente Romolo si era aggiudicato anche una tappa del Giro d’Italia, la Bologna-Fiume. L’amore della famiglia Lazzaretti per il ciclismo, negli anni Trenta dette anche origine alla “Coppa Lazzaretti”, una classica del ciclismo romano che fu vinta anche da Gino Bartali.
Nella collana “Come Eravamo”, Typimedia Editore ha pubblicato anche volumi dedicati ai quartieri: Montesacro, Nomentano, Monteverde e San Lorenzo.
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