Ai piedi della collina di Monteverde si allarga piazza Ippolito Nievo, con i suoi palazzi ottocenteschi e il viavai dei tram lungo i binari che corrono su viale di Trastevere. Da un lato si scorge la scalinata di via Ugo Bassi dove campeggia il ritratto di Elena Sofia Ricci nelle vesti di Cristina Arquati, personaggio del film In nome del popolo sovrano del 1990, opera dello street artist Diavù. Dall’altro lato della strada si staglia l’edificio abbandonato della vecchia stazione di Trastevere.
Spostando nuovamente lo sguardo sulla grande strada centrale, è difficile pensare che secoli fa si apriva un grande bacino artificiale: la Naumachia di Augusto. Il primo imperatore romano ha fatto realizzare un gigantesco lago artificiale, ampio circa trecento metri e lungo oltre cinquecento. Al centro c’è un’isoletta, collegata all’argine con un ponte. Sono necessari quindici giorni per riempire il bacino, con l’Aqua Alsietina, proveniente dal lago di Martignano grazie al nuovo acquedotto.
La Naumachia può essere portata sulla scena: una spettacolare battaglia navale che ne riproduce una avvenuta in passato. In particolare viene messa in scena l’epica battaglia di Salamina avvenuta il 23 settembre del 430 a.C. L’imperatore Augusto documenta tali avvenimenti nelle Res Gestae. L’edificio, dopo un incendio, verrà restaurato da Tiberio e utilizzato ancora fino all’epoca di Traiano.
Un racconto dettagliato di questo luogo, e altri cento, è presente nel volume Monteverde Gianicolo. I 100 (+1) luoghi della storia, a cura di Sara Fabrizi, edito da Typimedia editore, 2022.