Unica donna tra le statue parlanti è Madama Lucrezia. La si trova ancora nel cuore di Roma, tra Palazzo Venezia e la Basilica di San Marco al Campidoglio. Il mezzo busto deve il suo nome a Lucrezia d’Alagno, una nobildonna del quindicesimo secolo, amante di Alfonso V di Aragona, allora re di Napoli. Lucrezia si recò a Roma per farsi concedere il divorzio dal Papa, che però glielo rifiutò.
Alla morte di Alfonso V, il figlio la cacciò da Napoli e Lucrezia si trovò a vivere a Roma, esattamente nel palazzetto adiacente alla statua in piazza San Marco, vicino al Campidoglio. Il mezzo busto inizialmente era esposto in un tempio dedicato ad Iside, nei pressi del Collegio Romano, e dovrebbe rappresentare la stessa dea o una sua sacerdotessa.
Appare negli scritti che, sebbene il culto non fosse particolarmente vivo, il primo maggio si era soliti vestire ed adornare il mezzo busto come una vera dama, in occasione del ‘’Ballo dei Guitti’’. Attorno al suo corpo venivano poste collane d’aglio, cipolle, nastri e peperoncini. Fu poi al centro di alcune manifestazioni popolari romane particolarmente accese: nel 1799 fu fatta cadere dal piedistallo e, essendo a testa in giù, il popolo rivoltoso affisse sul suo dorso la scritta “Non ne posso veder più!’’.
Secondo alcune teorie il famoso Pie’ di Marmo che si trova in Campo marzio era in origine parte della statua di Madama Lucrezia: a testimoniarlo ci sarebbe la corrispondenza tra il vestito di Lucrezia e il sandalo del Pie’ di Marmo, che sembrano far parte dello stesso corredo delle sacerdotesse di Iside. Anche la qualità e le dimensioni del marmo corrispondono, ma gli specialisti non hanno mai detto l’ultima parola a riguardo.
(Giulia Torrisi)