Monteverde è famoso per i suoi celebri parchi, come Villa Sciarra e Villa Pamphili, per i villini d’epoca e le tante memorie storiche legate al Gianicolo. Meno note sono le meraviglie che custodisce nel suo sottosuolo, nelle viscere della collina su cui sorge il quartiere. Prepariamoci a scendere sottoterra per guardare con i nostri occhi quel che si cela a metri di profondità, proprio sotto i nostri piedi.
Catacomba di San Pancrazio
All’interno della basilica di San Pancrazio, c’è una scala che scende verso il buio. È l’accesso all’antica catacomba che si sviluppa al di sotto della chiesa. Camminare lungo questa gallerie è come viaggiare indietro nel tempo fino al III secolo d.C., sulle tracce dei primi cristiani, che qui seppellivano i propri defunti e poi dei pellegrini, che venivano in visita sulla tomba del giovane martire Pancrazio, decapitato a soli 14 anni. Sulle pareti, restano tracce di quel tempo: grandi nicchie ormai vuote, affreschi parzialmente conservati, iscrizioni superstiti. La catacomba può essere visitata su prenotazione. L’accesso, dato lo stato delle gallerie, è consentito soltanto a piccoli gruppi.
Catacomba di Ponziano
Lungo via Alessandro Poerio, all’altezza del civico 57, c’è una pesante porta metallica, ben serrata. L’unico modo per farla schiudere è contattare la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra per chiedere un’autorizzazione alla visita. A quel punto, ecco aprirsi l’accesso alla Catacomba di Ponziano, riportata alla luce nel luglio del 1618 da Antonio Bosio. A lui si deve la scoperta anche dell’ambiente più affascinante di questo cimitero ipogeo: il battistero sotterraneo. È una grande vasca scavata direttamente nella roccia, una piscina in cui i cristiani si immergevano per rinascere nella luce della fede, battezzandosi. L’acqua che la colmava proveniva da una sorgente sotterranea.
Catacomba di Calepodio
Alle estreme propaggini del quartiere di Monteverde, lungo la via Aurelia Antica, ci si inoltra nel percorso sotterraneo che conduce alla primitiva tomba di papa Callisto. Quella che stiamo esplorando è la Catacomba di Calepodio, forse il più antico cimitero cristiano di quest’area. Le gallerie si sviluppano su tre piani, ma soltanto quello superiore è ancora oggi accessibile. Qui, in origine, riposavano le spoglie di ben tre Santi, Calepodio, papa Callisto e papa Giulio II, oggi conservate nella basilica di Santa Maria in Trastevere.
Lago sotto il Forlanini
Gran parte della collina di Monteverde è formata da strati di tufo lionato. Un materiale di origine vulcanica molto resistente, utilizzato per gli edifici fin dall’epoca dei romani, che venivano fin quaggiù per estrarlo. Un’enorme cava si trova al di sotto dell’ospedale Forlanini. È stata realizzata al tempo della costruzione del nosocomio, forse ampliandone una già esistente. Sotto l’alta cupola di roccia splendono le acque cristalline di un laghetto naturale, formatosi grazie a una falda sotterranea. Attualmente, questo straordinario ambiente può essere visitato soltanto dagli esperti speleologi.
Catacombe ebraiche di Monteverde
L’ultima tappa di questo viaggio nel sottosuolo è un luogo inaccessibile, misterioso e affascinante: le catacombe ebraiche di Monteverde. Vista la loro storia, si potrebbe quasi dubitare della loro esistenza tanto che le hanno soprannominate “catacombe fantasma”. Il motivo? Continui crolli, nel corso di secoli, le hanno fatte apparire quasi per magia e scomparire di nuovo, ancora e ancora. Più volte, se ne sono perse le tracce per anni, finché un’improvvisa frana non le ha rivelate di nuovo. A causa del cattivo stato di conservazione, le gallerie sono aperte soltanto agli studiosi.