Un figlio del quartiere Trieste-Salario è stato sulla luna. Lo recita la lapide collocata sul muro di via Tevere 16. L’intrepido astronauta della missione Apollo 11 si chiama Michael Collins, nato il 31 ottobre 1930, e rimane solo per un anno a Roma, per poi trasferirsi con la famiglia in America dove studia per poter compiere il suo viaggio della vita tra le stelle.
Il 21 luglio 1969, ore 5:56 (ora italiana), Neil Armstrong è il primo uomo a posare piede sulla luna, seguito pochi minuti dopo da Buzz Aldrin. Nessuno vede il terzo membro dell’equipaggio, l’astronauta Michael Collins che ha un altro compito fondamentale: rimanere a bordo del Columbia in orbita attorno alla luna. Ogni volta che transita dietro al satellite, le comunicazioni con l’esterno si interrompono e Michael pensa a ogni possibile manovra da compiere per poter salvare i suoi compagni, nel caso sventurato in cui qualcosa andasse storto. Dopo 21 ore, Neil e Buzz sono di ritorno e tutti possono rientrare alla base.
La missione dell’Apollo 11 è l’ultima di Collins, e con il passare del tempo la sua fama viene eclissata da quella dei suoi due colleghi, e pertanto verrà soprannominato “l’astronauta dimenticato”. Nel 1974 pubblica la sua autobiografia, Carrying the Fire: An Astronaut’s Journey.
Un racconto dettagliato di questo luogo, e altri cento, è presente nel volume Trieste-Salario. I 100 (+1) luoghi della storia, a cura di Sara Fabrizi, edito da Typimedia editore, 2021.