Scanzonata, divertente, popolare ma anche un po’ borghese, pronta a tirar fuori una risata nelle situazioni più impensabili, anche se, spesso, ciò che traspare è un riso maledettamente amaro. È la Roma di Mario Monicelli, uno dei massimi autori della commedia italiana, sei volte candidato al Premio Oscar e vincitore di svariati riconoscimenti. Fu amatissimo anche all’estero.
Vittorio Gassman, Anna Magnani, Alberto Sordi e Marcello Mastroianni sono stati i volti a cui ha prestato le parole perché, col loro fascino, lasciassero impronte indelebili sulle strade romane.
Impronte di cui ci mettiamo alla ricerca in un viaggio nella Roma di Monicelli in 5 film e “una chicca”.
Ecco i 5 film della Roma di Monicelli:
- I soliti ignoti
- Il marchese del Grillo
- Casanova ’70
- Amici miei
- Un borghese piccolo piccolo
I SOLITI IGNOTI
Poveri, talvolta belli e un po’ cialtroni alla ricerca del proprio posto in una Roma che sta cambiando rapidamente: sono i protagonisti de I soliti ignoti, una delle pellicole da sempre più amate del cinema italiano. Il cast è a dir poco eccezionale: Totò, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni… Questo film è un’epopea divertentissima in cui si finisce col provare un affetto sconfinato per i personaggi che, nonostante le loro debolezze, si vorrebbe non cambiassero mai. Capannelle, Dante, Peppe… si muovono in una Roma in gran fermento, piena di cantieri e novità, tra via delle Tre Cannelle, al Rione Trevi, fino a Portonaccio, passando per il Nomentano e il Foro Italico.
L’azione che c’immette nel film è la rottura del finestrino di un’auto con un mattone, in via Alesia, nel quartiere Appio – Latino. Poco lontano da qui, Marcello Mastroianni sala sul tram, in piazza Armenia, su largo di via Britannia.
Una delle scene più esilaranti, poi, è stata girata sulla terrazza di un palazzo oggi non più esistente, nei pressi di via degli Orti di Malabarba: qui, un Totò ormai già ipovedente insegna alla scalcagnata banda i rudimenti per scassinare una cassaforte. Intorno a loro Portanaccio in rapida evoluzione.
Il fiducioso Gassman, esce di prigione. La casa circondariale è per l’occasione “allestita” al Gianicolo nei pressi dell’ospedale Bambino Gesù. Il gran finale, invece, con la fuga di Peppe e Capanelle, è girato nel quartiere Nomentano.
IL MARCHESE DEL GRILLO
Il Marchese del Grillo è probabilmente il film “più romano” di Mario Monicelli. Un affascinane e goliardico Alberto Sordi veste i panni del marchese Onofrio del Grillo. È potente ma simpatico, quasi un ossimoro, i cui modi arroganti irriterebbero chiunque… a meno che non si tratti proprio del brillante Marchese del Grillo. Seguendolo nelle sue avventure si finisce persino per fare il tifo per lui, pur trovandolo, a volte, abietto. I vicoli di Trastevere sono spesso oggetto delle passeggiate del Marchese, così come i fori imperiali dove il personaggio di Sordi s’intrattiene con l’affascinate donna francese Olympia e, insieme, incontrano il carbonio, il perfetto sosia – almeno all’aspetto – del nobile Onofrio…
Nel Palazzo dei Cavalieri di Rodi, nel Foro di Augusto, è girata la scena del risveglio del marchese sulla terrazza e il suo incontro col povero Aronne Piperno…
CASANOVA ’70
In Casanova ’70, Marcello Mastroianni (Andrea Colombetti) è un uomo dal fascino magnetico e irresistibile. Più seduttivo di James Bond, lavora presso la Nato: il suo mestiere è sedurre le donne. Nella pellicola, vorrebbe liberarsi per un po’ da questa incombenza, ma non tutto va nel modo sperato e la presenza di attrici del calibro di Virna Lisi e Marisa Mell certo non lo aiuta…
In questo film (che non è girato a Roma) l’aeroporto Leonardo Da Vinci assume i panni dell’aeroporto siciliano in cui Marcello Mastroianni è inviato per punizione.
AMICI MIEI
Amici miei è un omaggio al cameratismo e all’amicizia al maschile. Uomini sulla cinquantina sfogano il loro “male di vivere” con una serie di scherzi che resteranno memorabili nell’immaginario collettivo. Il film è girato prevalentemente a Firenze e in Toscana, ma anche qui Monicelli non ha saputo resistere alla tentazione di mostrare anche un pezzetto della “sua” Roma. Accade nella scena in cui il conte Mascetti incontra la Titti di notte, davanti alla casa della donna. Il rendez vous avviene in via Fulcieri Paulucci de’ Calboli, nei pressi di Piazza Mazzini, in Prati.
UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO
“Un borghese piccolo piccolo” è uno dei film più intensi di Mario Monicelli. Ed uno dei più amari, sicuramente quello che segna una svolta nel mondo personale e cinematografico del grande regista. Ancora una volta, però, Roma è protagonista.
La casa in cui vive il protagonista Giovanni Vivaldi (Alberto Sordi) e da cui esce ogni mattina per andare a lavorare si trova a piazzale Prenestino, vicino al Nuovo Cinema Aquila (quando si parla di naturale propensione cinematografica di un’area…).
Il tram su cui viaggia il personaggio di Sordi, invece, è il 13 su via Cavour, nei pressi della stazione Termini.
LA “CHICCA”
Il tour romano nella filmografia di Mario Monicelli non può prescindere da un lavoro che il grande autore ha dedicato al quartiere di Roma da lui più amato: Monti. A questo scopo, il famoso cineasta realizzò un cortometraggio presentato fuori concorso alla 65esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 2008. Tra partite a carte e persone vive e concrete attraverso cui splendono le ottobrate romane con un languore assordante e toccante, il regista mostra di essere profondamente innamorato del quartiere, al punto da non volersene più andare. Il video si può vedere su Youtube a questo link.