Quella fila di pini maestosi, troppo spesso purtroppo interessata da cadute e criticità, allora si intravedeva appena. Gli alberi erano giovani e minuti e il tracciato della strada correva lungo quello che una volta era il fosso di Sant’Agnese.
Così appariva corso Trieste negli anni Trenta, come mostra una cartolina d’epoca, pubblicata nel volume “Come Eravamo Trieste-Salario” di Typimedia Editore. Un grande album di famiglia che racconta, per immagini, la storia del nostro quartiere. E in cui, di certo, non poteva mancare una delle arterie principali, con i suoi pini monumentali.
Nei primi del Novecento Roma Capitale ha bisogno di espandersi per ospitare la nuova classe dirigente del Regno d’Italia. E così nel 1909 viene approvato il piano regolatore di Edmondo Sanjust di Teulada, per espandere la città oltre le Mura Aureliane. L’area su cui verrà costruito il Trieste-Salario fino a quel momento è una distesa di campi, baracche, fossi e corsi d’acqua.
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