Uno degli ingressi della Galleria comunale di arte moderna e contemporanea si trova in via Nizza 138, e non molti sanno che l’edificio che oggi accoglie il Macro è l’ex stabilimento della Birra Peroni.
“Società Birra Peroni Ghiaccio” si può ancora leggere su una delle facciate che dà su via Cagliari, una delle vecchie strutture che racchiudono l’ampliamento della francese Odile Decq. La sua creazione si basa sull’idea di un equilibrio dinamico e in continua mutazione, capace di moltiplicare i possibili punti di vista e invogliando all’esplorazione. La struttura interna si sviluppa su tre piani, e ogni elemento costitutivo viene fatto su misura per questo progetto ambizioso.
Oltre alla collezione permanente, quelle temporanee sembrano essere valorizzate talmente tanto, da sembrare che lo spazio interno del museo venga modificato di volta in volta. Odile Decq è riuscita ad armonizzare, attraverso il vetro e l’acciaio, il vecchio e il nuovo, in una sincronia che sembra nascere e terminare l’una nell’altra, in un cerchio perfetto.
Un racconto dettagliato di questo luogo, e altri cento, è presente nel volume Trieste-Salario. I 100 (+1) luoghi della storia, a cura di Sara Fabrizi, edito da Typimedia editore, 2021.