Dal 20 al 28 maggio il Teatro di Villa Torlonia diventa la porta per l’immaginazione di grandi e piccoli con due spettacoli che abbattono lo spazio tempo mettendoci in connessione con icone del passato, come Janis Joplin, e che si rivolgono direttamente alla nostra potenza creativa, attraverso la quieta “banalità” di oggetti semplici come un Sasso. Per due eventi da non perdere e adatti a ragazzi e ragazze di tutte le età.
Janis. Take another little piece of my heart – 20, 21 maggio – ore 18:00
Si comincia con sabato 20 e domenica 21 maggio con uno spettacolo che strizza l’occhio, in particolare, agli e alle adolescenti con “Janis. Take another little piece of my heart“, di Davide del Grosso su un’idea di Luca Cecchelli.
L’evento è un itinerario magico alla scoperta di un’icona del rock, Janis Joplin in cui gli spettatori non faticheranno a riconoscersi. Benché la nota rocker sia scomparsa da cinquant’anni, infatti, ha in sé tutti gli aspetti necessari a coinvolgere le nuove generazioni: talento, voce, rabbia, malinconia, disagio, curiosità, voglia di rompere gli schemi e di andare oltre le realtà costituite.
Grazie a un dialogo meta-teatrale, ragazzi e ragazze di oggi potranno conoscere Janis Joplin e persino “parlarle”, condividendone il viaggio straordinario sempre in bilico tra poesia e distruzione.
Biglietti: acquistabili al botteghino oppure QUI
Sasso – 27 e 28 maggio – ore 18:00
Si prosegue, poi, sabato 27 e domenica 28 maggio con “Sasso” uno spettacolo di Marina Allegri e Maurizio Bercini.
Per volare, per produrre cambiamenti inarrestabili, per costruire storie e lasciarsi ispirare dalla propria immaginazione non abbiamo bisogno di tablet o di videogiochi: un semplice sasso è sufficiente. Scagliato in un lago, infatti, la sua forza prorompente propaga il movimento su tutta la superficie dell’acqua: ciò che era calmo e appisolato, immediatamente è scosso da una nuova, febbrile, vivacità. Non solo: un sasso può rimbalzare durante giochi infiniti, può persino assumere un’anima e raccontarci la storia del mondo.
La fantasia non ha bisogno che di se stessa e della semplicità, indotta da stimoli che si possano toccare.
Nel corso dello spettacolo, con un riferimento anche a Gianni Rodari, gli attori indurranno il pubblico a usare un ciottolo come “agitatore di stagni” e creatore di bellezza. Proprio come fa “Sasso” il protagonista della storia, catalizzatore di avventure ed esperienza ma anche generatore di miti. Da non perdere. E adatto a tutte le età. Perché il vero rifugio è l’immaginazione.
Biglietti: acquistabili al botteghino oppure QUI
Il Teatro Torlonia
Un altro motivo per andare al Teatro di Villa Torlonia è sicuramente il contesto: si tratta di un teatro storico commissionato nel 1841 dal principe Alessandro Torlonia all’Architetto Quintiliano Raimondi per festeggiare le sue nozze con Teresa Colonna. Gli ambienti di questo luogo incantato sono una miscellanea di stili e sensazioni diverse: dal classico all’essenziale nordico fino al gotico e al moresco.