Proprio sulla piazza di Sant’Onofrio, al civico 2, si trova la chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo. Sono pochi coloro che varcano la soglia di questo luogo di antico eremitaggio, molto suggestivo fin dalla zona esterna che è stata affrescata da Domenichino nel Seicento.
Una volta entrati, nella prima cappella a sinistra si staglia il monumento funebre di Torquato Tasso, in vesti rinascimentali a simboleggiare la poesia epica e lirica. L’autore della Gerusalemme liberata passò gli ultimi giorni della sua vita presso questa chiesa, e la sua tomba è conservata nella controfacciata della stessa.
Il 15 febbraio 1823 giunge nel convento di Sant’Onofrio un peculiare visitatore. Si tratta di Giacomo Leopardi, distaccatosi dalla natia Recanati per visitare la Città eterna, una volta ottenuta l’autorizzazione da parte del severo padre. Ma quando finalmente si trova a Roma, la città quasi lo disgusta per la sua vacuità. Solo raggiungendo la pietra tombale di Torquato Tasso, viene pervaso dall’emozione e si commuove di fronte alla grandezza dell’antico poeta.
Un racconto dettagliato di questo luogo, e altri cento, è presente nel volume Monteverde Gianicolo. I 100 (+1) luoghi della storia, a cura di Sara Fabrizi, edito da Typimedia editore, 2022.