Le Gallerie Nazionali di Arte Antica riaprono le porte delle undici sale del piano terra di Palazzo Barberini, completamente rinnovate e riallestite, con un’esposizione davvero speciale: “Dai primitivi a Filippo Lippi”. La mostra è visitabile fino al 30 giugno 2023. Con questo intervento, a cura di Flaminia Gennari Santori con Maurizia Cicconi e Michele Di Monte, e progetto allestitivo di Enrico Quell, si conclude, dopo tre anni, il complesso riallestimento della collezione permanente del museo.
Le 50 opere del piano terra, dall’Alto Medioevo al primissimo Cinquecento, sono disposte secondo un ordine cronologico e geografico che intreccia e presenta al pubblico diversi livelli di lettura: attraverso una serie di “stanze” dedicate a momenti tematici e approfondimenti monografici vengono messi in risalto nessi e rimandi tra le opere di ordine morfologico, tematico, tipologico, semantico, iconografico e contestuale.
I pannelli di sala e gli apparati didattici illustrano le decorazioni e gli elementi architettonici di quello che in origine era l’appartamento del principe Taddeo Barberini, fornendo al visitatore un valido sussidio al percorso espositivo.
Alle sale riallestite si accede tramite la nuova Sala Orientamento, detta anche Sala delle scimmie dalla decorazione del soffitto affrescata intorno al 1630 da Agostino Tassi e Simone Lagi. Qui i visitatori troveranno una timeline che correrà lungo le pareti e che evidenzierà gli eventi principali della storia di Palazzo Barberini e del museo: una sorta di “filo rosso” che si conclude graficamente con un tavolo multimediale, pensato per migliorare la fruizione del museo fornendo ai visitatori la possibilità di approfondire diverse tematiche sul Palazzo, dai protagonisti della famiglia Barberini agli artisti che vi lavorarono, alla collezione. Al tavolo possono accedere contemporaneamente cinque persone che possono scegliere percorsi diversi e consultare diversi contenuti, in italiano e in inglese.